Data ultimo aggiornamento: 06/11/2012

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Magazzini e causali di movimentazione magazzini

Due concetti sono particolarmente importanti per operare correttamente con il modulo 'Gestione Magazzino'.

Il primo, il concetto di Magazzino, si riferisce alla possibilità che le merci (materie prime, prodotti, ecc) dell'azienda possano trovarsi in luoghi geograficamente distinti, cioè in 'magazzini' diversi, e debbano essere controllati in modo centralizzato; oppure che debbano essere gestiti anche materiali non di proprietà dell'azienda stessa.

Sotto il primo aspetto, una azienda potrebbe avere più depositi, dislocati anche su una area geografica notevole, e la necessità di conoscere, dalla sua sede, per ogni articolo , le giacenze presenti in ogni singolo deposito (per esempio, ai fini di programmare gli ordini di rifornimento). Potremmo allora avere per esempio, i segg. magazzini :

  Cod.Mag.  Descrizione 

  1     SEDE CENTRALE
  2     DEPOSITO DI PARMA
  3     DEPOSITO DI MODENA
  4     DEP.F.LLI ESPOSITO

Sempre sotto questo aspetto, parte (rilevante o meno) delle merci o materiali dell'azienda potrebbero essere presso clienti in conto visione, o presso fornitori in conto riparazione od in conto lavorazione.

Potremmo allora prevedere i sgg. magazzini :

  Cod.Mag.  Descrizione 

  5     NS.MERCE IN C/VIS. PRESSO CLIENTI
  6     NS.MERCE IN C/RIPAR.PRESSO FORN
  7     NS.MERCE IN C/LAVOR.PRESSO FORN

oppure, più analiticamente (qualora ne valesse la pena) :

  Cod.Mag.  Descrizione

  7     NS.MERCE IN C/VIS. PRESSO ROSSI   
  8     NS.MERCE IN C/VIS. PRESSO ALFA SPA   
  9     NS.MERCE IN C/RIPAR.PRESSO BIANCHI SRL
  10    NS.MERCE IN C/RIPAR.PRESSO BETA SAS
  11    NS.MERCE IN C/LAVOR.PRESSO VERDI SRL
  12    NS.MERCE IN C/LAVOR.PRESSO GAMMA SPA

Sotto il secondo aspetto, l'azienda potrebbe avere presso di se, merce di proprietà di clienti (in conto riparazione, in conto lavorazione) o di proprietà di fornitori (in conto visione) e la necessità di tenerne traccia contabile per controllarne i movimenti.

Potremmo allora prevedere i sgg. magazzini :

  Cod.Mag.  Descrizione

  15    MERCE DI FORN  C/VIS. PRESSO DI NOI
  16    MERCE DI CLIENTI IN C/RIPAR.PRESSO DI NOI
  17    MERCE DI CLIENTI IN C/LAVOR.PRESSO DI NOI

oppure, più analiticamente (qualora ne valesse la pena) :

  Cod.Mag.  Descrizione

  17    MERCE DI GERIX IN C/VIS. PRESSO DI NOI     
  18    MERCE DI FROX SPA IN C/VIS. PRESSO DI NOI     
  19    MERCE DI WAFRA SAS IN C/RIPAR.PRESSO DI NOI
  20    MERCE DI DRIX IN C/RIPAR.PRESSO DI NOI     
  21    MERCE DI ROSSI IN C/LAVOR.PRESSO DI NOI     
  21    MERCE DI NERI SPA IN C/LAVOR.PRESSO DI NOI

Per ogni combinazione magazzino/articolo, la procedura mantiene valori separati relativi ai cosiddetti progressivi.

Essi sono : (i primi 5 sono i cosiddetti campi dinamici, in quanto si incrementano e decrementano con le varie operazioni di carico e scarico, mentre i successivi sono detti totalizzatori in quanto sono normalmente incrementati in base al tipo di carico o di scarico)

  1. esistenza (solo quantità)
  2. ordinato (fornitori e produzione) (quantità e valori)
  3. impegnato (clienti e produzione) (quantità e valori)
  4. prenotato (quantità e valori)
  5. da ordinare (quantità e valori) (non gestito)
  6. carichi da fornitore (acquisti) (quantità e valori)
  7. carichi da produzione (quantità e valori)
  8. altri carichi (quantità e valori)
  9. resi da clienti (quantità e valori)
  10. scarichi a clienti (vendite) (quantità e valori)
  11. scarichi a produzione (consumi) (quantità e valori)
  12. altri scarichi (quantità e valori)
  13. resi a fornitori (quantità e valori)
  14. giacenza iniziale (quantità e valori)
  15. carichi che incidono sul calcolo (quantità e valori) del costo medio (ai fini LIFO)

Per ogni articolo, il programma mantiene invece complessivamente (come somma di tutti i magazzini):

  1. esistenza (solo quantità)
  2. ordinato (fornitori e produzione) (quantità e valori)
  3. impegnato (clienti e produzione) (quantità e valori)
  4. prenotato (quantità e valori)
  5. giacenza iniziale (quantità e valori)
  6. carichi che incidono sul calcolo (quantità e valori) del costo medio (ai fini LIFO)
  7. il valore dell'ultimo costo di acquisto (o valore di carico) e del penultimo,
  8. valore dell'ultimo prezzo di vendita (o valore di scarico),
  9. la data dell'ultimo carico e
  10. la data dell'ultimo scarico.

è quindi possibile avere per esempio (limitiamo l'esempio ad alcuni campi soltanto) per articolo/magazzino :

Art. 123 COCA COLA

      Cod.Mag.  Descrizione        Esist.  Ord.  Imp.  Dt ult.car.
           1    SEDE CENTRALE         12    120   60     15/06/92
           2    DEPOSITO DI PARMA    650      0    0     14/03/92
           3    DEPOSITO DI MODENA     0    200    5     18/07/91
           4    DEP.F.LLI ESPOSITO     0      0    0     00/00/00

Inserendo i vari documenti di carico e di scarico (bolle e fatture ricevute ed emesse, inventari, ecc.) i vari progressivi (e gli altri campi) relativi ad ogni combinazione articolo/magazzino e per ogni articolo vengono aggiornati in base alle indicazioni contenute nelle Causali di magazzino (o Causali di movimentazione del magazzino).

Le causali definiscono infatti le varie modalità di caricare o scaricare i singoli articoli (sui singoli magazzini), ovvero il tipo di carico o scarico, in quanto in esse sono riportate le informazioni che permettono alla procedura di aggiornare i vari progressivi.

Diamo qui una serie di regole generali nella formazione delle causali di magazzino:

  • si intendono causali di carico tutte quelle che riportano il simbolo '+' (=incrementa) nel campo 'Esistenza'; si intendono invece causali di scarico quelle che riportano il simbolo '-' (=decrementa) nel campo 'Esistenza'; esistono poi causali neutre (che non implicano cioè nessun carico e nessuno scarico) che riportano (No) nel campo 'Esistenza'
  • tra le causali di carico vi sono alcune causali i cui movimenti debbono essere presi in considerazione ai fini del calcolo del costo medio (ai fini poi della valorizzazione finale del magazzino secondo i criteri LIFO o costo medio), e causali invece di carico i cui movimenti non debbono essere presi in considerazione a tale scopo : un esempio del primo tipo è la causale 'ACQUISTO', un esempio del secondo tipo è la causale 'CARICO DA ALTRO DEPOSITO' che non deve prevedere nessun tipo di variazione sul costo medio del prodotto. Le causali del primo tipo debbono avere il simbolo '+' (o '-', se in rettifica) sul campo Valorizzazione; quelle del secondo tipo debbono avere invece il carattere (No) in tale campo.
  • si distinguono causali semplici dalle causali doppie: le prime vengono utilizzate per movimentare (scaricare o caricare) un solo magazzino alla volta : per esempio la causale ACQUISTO o la causale VENDITA provvedono semplicemente a caricare o scaricare il prodotto sul magazzino indicato. Le seconde invece vengono utilizzate per movimentare contemporaneamente due magazzini (sullo stesso articolo), normalmente il primo in carico e l'altro in scarico (o viceversa) : sono quelle che sottintendono un trasferimento di un prodotto da un magazzino (o deposito) all'altro come per esempio CARICO DA ALTRO DEPOSITO e SCARICO AD ALTRO DEPOSITO. Per ottenere una causale doppia occorre predisporre due causali semplici (una di carico e una di scarico) ed 'agganciarle' tra loro indicando nel campo Causale secondaria di ciascuna di esse il codice causale relativo all'altra

Nel paragrafo che segue viene esposto più chiaramente la relazione esistente tra magazzini e causali, con degli esempi di documenti di carico e di scarico.

 
 
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