Data ultimo aggiornamento: 18/10/2018

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Calcolo manutenzioni e riparazioni

Moduli richiesti: Contabilità avanzata
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Questo programma effettua il calcolo per determinare la quota di manutenzioni e riparazioni rilevate nell'esercizio, da imputare nell'esercizio stesso e, se necessario, genera un cespite denominato "Manutenzioni e riparazioni" per ammortizzare l'eccedenza negli anni successivi. Il programma non genera registrazioni contabili, ma può generare il cespite per la parte eccedente da ammortizzare.

Per ottenere un calcolo corretto occorre aver gestito sui sottoconti i campi "Manutenzione e riparazioni" e "Percentuale manutenzione e riparazioni" ed aver utilizzato tali sottoconti nell'anno da elaborare. Qualora siano state già eseguite registrazioni contabili coi sottoconti interessati non correttamente compilati nei campi suddetti, si corregge il piano dei conti senza rientrare nelle registrazioni di prima nota.

Oltre ad avere un piano dei conti impostato come indicato, occorre aver gestito sui singoli cespiti il campo "Manutenzioni e riparazioni", "Soggetto a canone di manutenzione e riparazione" e "Spese eccedenti manutenzione e riparazione 5%" in modo appropriato. Inoltre occorre aver compilato correttamente la tabella Personalizzazione cespiti e impostato in Anagrafica ditta, sezione Cespiti, il campo "Gruppo/specie/punto per manutenzioni e riparazioni" da utilizzare nella creazione del cespite per la parte di spesa eccedente la quota da imputare nell'anno. Il codice impostato deve avere compilati i campi "Categoria cespiti" e "Contabilizzazione cespiti" nella rispettiva tabella. Per l'eventuale redazione di questo punto cespite è possibile visualizzare quello standard, codice 5001 01.

Si tenga presente che, nelle routine che determinano l'acquistato ed il venduto nell'anno, si esegue una lettura dei movimenti dell'archivio cespiti solo per le causali di tipo Acquisto, Incremento, Cessione parziale, Cessione totale, Disinvestimento. Per ogni anagrafica cespite dev'esserci al massimo un movimento di tipo Acquisto. Per le aziende che iniziano con Business, i cespiti relativi ai beni acquistati in precedenza vanno inseriti con data 31/12/anno precedente, e quelli acquistati nell'anno vanno registrati con un movimento d'acquisto.

Come viene eseguito il calcolo:

  1. In fase preliminare esegue tutti i controlli per accertarsi che l'elaborazione sia possibile; determina la data di inizio/fine esercizio contabile.
  2. Dall'archivio cespiti preleva tutti i cespiti non di tipo manutenzione e riparazione, raggruppandoli per % di manutenzioni e riparazioni indicata in Anagrafica cespite. Esclude i cespiti che non hanno movimenti in data antecedente alla fine dell'esercizio contabile.
  3. Determina il totale beni ad inizio esercizio, leggendo i movimenti dei cespiti e sommando il valore di tutti i beni aventi movimenti precedenti alla data di inizio esercizio contabile. Nell'elaborazione è eseguito un raggruppamento per % di manutenzioni e riparazioni indicata in Anagrafica cespite. Per i beni promiscui il valore è considerato fino all'importo massimo deducibile, quindi diminuito della percentuale d'indeducibilità.
  4. Determina il totale costi di canone di manutenzione ad inizio esercizio, leggendo i movimenti dei cespiti col flag "Soggetto a canone di manutenzione" e sommando il valore di tutti i beni aventi movimenti precedenti alla data d'inizio esercizio contabile. Anche in questo caso è eseguito un raggruppamento per % di manutenzione e riparazione.
  5. Determina il totale delle spese di manutenzioni e riparazioni registrate in prima nota nell'esercizio contabile da elaborare, raggruppando per % di manutenzione e riparazione indicata sui sottoconti contabili. Esclude dal calcolo le registrazioni integrative.
  6. Nel calcolo della base su cui applicare la percentuale di manutenzione e riparazione si teneva conto del valore degli acquisti e delle vendite cespiti eseguiti nell'esercizio contabile leggendo dall'archivio cespiti, sempre raggruppando per % di manutenzioni e riparazioni. Con la Legge di conversione n. 44/2012 del D.L. 16/2012 (Decreto semplificazioni fiscali), è stata soppressa la necessità di ragguagliare la base di calcolo del limite in esame alla durata del possesso del bene. Tale modifica decorre dal periodo d'imposta in corso al 29.4.2012.
  7. Per i beni ad uso promiscuo gli Incrementi sono considerati solo se il valore del bene prima dell'incremento è inferiore al massimo deducibile, e solo fino al raggiungimento del massimo deducibile. Sempre per tali beni le cessioni/dismissioni sono considerate solo dal momento in cui il valore del bene, diminuito della quota ceduta, produce un importo minore del limite massimo deducibile.
  8. Fase finale: determina quanto dei costi rilevati dell'anno vanno stornati ed ammortizzati negli esercizi successivi. La base per il calcolo è data da: totale costi ad inizio esercizio – totale cespiti su cui si paga un canone di manutenzione.
  9. Solo per il primo anno di vita della ditta (desunto dal flag contenuto nella tabella dell'esercizio contabile, il calcolo della base è dato dal totale acquisti di cespiti eseguiti nell'anno (rapportando il costo per i giorni dalla data di acquisto fino alla data di fine esercizio) - totale vendite di cespiti eseguite nell'anno. I valori sono presi dall'archivio dei cespiti.

Selezione ditte Permette di selezionare le ditte su cui eseguire l'elaborazione.

Esercizio Selezionare se l'elaborazione deve essere eseguita per l'esercizio contabile in corso o per quello precedente.

Data di stampa É la data da riportare sulla stampa.

Tipo di stampa Selezionare se si desidera produrre una stampa sintetica oppure una più analitica.

Genera cespite per eccedenza Genera, se necessario, il cespite contenente come valore la parte eccedente delle manutenzioni da ammortizzare. Selezionandolo abilita il campo "Codice causale" da utilizzare per movimentare l'archivio cespiti. Nell'archivio standard tale causale può essere la 1004.

 
 
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