IVA per cassa | |||
Il 1° dicembre 2012 entrano in vigore le nuove disposizioni sull'IVA per cassa, così come disposto dal decreto attuativo dell'art. 32-bis del D.L. n. 83/2012 (c.d. Decreto Sviluppo) convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. Il regime in questione, a cui si accede tramite opzione del soggetto passivo, prevede che l'IVA relativa a cessioni di beni e prestazioni di servizi diviene esigibile nel momento del pagamento dei relativi corrispettivi e che il diritto alla detrazione dell'imposta relativa agli acquisti di beni e servizi sorge con il pagamento dei relativi corrispettivi. Ad ogni modo, trascorso il termine di un anno dal momento di effettuazione dell'operazione, l'IVA diviene esigibile/detraibile anche se il corrispettivo non è stato ancora pagato, a meno che il cessionario o committente non sia stato assoggettato a procedure concorsuali prima di tale scadenza. In caso di pagamento parziale del corrispettivo, l'imposta diventa esigibile (o detraibile) in proporzione al rapporto fra il corrispettivo incassato (o pagato) e l'importo totale dell'operazione. Presupposti: Possono accedere a questa opzione imprese, artigiani e professionisti che nell'anno solare precedente abbiano realizzato un volume d'affari non superiore a 2 milioni di euro. Nel caso di inizio attività, accedono all'opzione i soggetti che prevedono di realizzare un volume d'affari non superiore alla soglia di 2 milioni di euro. L'uscita dal regime di IVA per cassa avviene nel momento in cui nel corso dell'anno il volume d'affari del soggetto supera il limite imposto dei 2 milioni, il decreto prevede in questo caso che a partire dal mese successivo a quello in cui la soglia è stata superata si applichino le regole ordinarie dell'IVA. Il decreto prevede, inoltre, che le fatture emesse in sede di applicazione dell'IVA per cassa debbano recare l'annotazione 'Operazione con "IVA per cassa" ex art. 32-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83', l'omessa indicazione di tale dicitura costituirà, ai fini sanzionatori, una violazione formale. Sono comunque escluse dall'IVA per cassa alcune operazioni: - le seguenti operazioni attive: 1. quelle effettuate dai soggetti nell'ambito di regimi IVA speciali (come il «monofase» ex art. 74, co. 1, D.P.R. 633/1972; quello del margine per i beni usati ex art. 36, D.L. 41/1995, quello dell'agricoltura e quello delle agenzie di viaggi e turismo ex art. 74-ter, D.P.R. 633/1972); 2. l'acquirente o committente assolve l'imposta mediante l'applicazione del «reverse charge»; 3. l'acquirente o committente è un soggetto privato; 4. per le operazioni con «IVA ad esigibilità differita» disciplinate dall'art. 6, co. 5, D.P.R. 633/1972 (operazioni nei confronti della Pubblica Amministrazione). - le seguenti operazioni passive: 1. acquisti di beni o servizi assoggettati all'IVA con meccanismo del «reverse charge»; 2. acquisti intra-comunitari di beni; 3. importazioni di beni; 4. estrazioni di beni dai depositi IVA. Adesione: Il decreto ha disposto che «l'opzione ha effetto a partire dal 1° gennaio dell'anno in cui è esercitata ovvero, in caso di inizio dell'attività nel corso dell'anno, dalla data di inizio dell'attività». Solo per il 2012, si potrà scegliere di aderire a questa opzione per le operazioni effettuate a decorrere dal 1° dicembre 2012. Versioni di Business supportate: - Net 2011 SR 7 - Net 2012 SR 4 - Net 2013 e successive. Non è attivabile nelle versioni di Business Net precedenti e in nessuna delle versioni classic start (vb6). In Business per attivare la gestione IVA per cassa è obbligatorio avere le seguenti impostazioni: 1) Gestione almeno a partite dei clienti e dei fornitori. 2) Gestione dell'emissione degli effetti senza chiusura del cliente per considerare la data effettiva di incasso. Se si è gestito fino ad oggi la chiusura del cliente con l'emissione degli effetti, per passare dal vecchio sistema al nuovo seguire quanto indicato più avanti. Operando in presenza dell'opzione IVA per cassa, Business ha i seguenti limiti: 1) Non è possibile registrare le fatture di acquisto "reverse charge" miste in un'unica registrazione: la fattura va registrata come se fossero due fatture distinte. 2) Il regime IVA per cassa non può essere attivato in Business in attività IVA con periodicità di liquidazione annuale . 3) Il regime IVA per cassa non può essere utilizzato in Business con attività IVA di tipo ' beni usati' o 'art 74 ter' , come previsto dal decreto legge. 4) Non è possibile utilizzare il programma ' Raggruppamento scadenze effetti attivi' . 5) Calcolo del termine di un anno per le fatture non pagate/incassate: in caso di fatture emesse a clienti soggetti a procedure concorsuali, per poterle lasciare in sospeso, occorre registrarle con la causale di iva ad esigibilità differita, reinserendo la registrazione se già registrata in precedenza. In questo modo l'Iva diventa esigibile solo quando avviene l'incasso. Attivare la gestione IVA per cassa Nel momento in cui si decide di optare per il regime IVA per cassa, in Business è necessario procedere nel modo seguente: 1) In anagrafica ditta – Dati IVA per anno – Attività IVA spuntare il campo 'IVA di cassa' nell'attività IVA interessata.
2) In anagrafica ditta – dati aggiuntivi contabilità togliere il flag dal campo 'Emissione effetti con chiusura cliente'.
3) In 'Personalizzazione contabilità generale' indicare nel campo sottoconto Clienti C/RB nel tab 4- Conti 2 o nella contropartita clienti C/RB nel tab 5 Contropartite 1, il sottoconto che servirà nell'emissione degli effetti attivi. Il sottoconto deve essere gestito a partite e scadenze.
Registrazioni di fatture di vendita o di acquisto Per le registrazioni in prima nota delle fatture cliente e delle fatture fornitore è necessario creare delle causali ad hoc in cui è specificato come tipo documento il valore ' Fatt./Nota cred. IVA di cassa '. ATTENZIONE: non devono essere modificate le causali esistenti, ma devono essere create nuove causali per non compromettere i movimenti già registrati. NTS non distribuirà causali specifiche per l'IVA per cassa, quindi con tipo movimento 'Fatt./nota cred. IVA di cassa', sarà quindi cura del cliente creare delle nuove causali eventualmente duplicando le causali standard e associando il registro IVA legato all'attività IVA per cassa. Ad esempio la causale 1000 FATT.CLIENTE può essere duplicata nella causale 5050 cambiando solo il tipo movimento in 'Fatt./Nota cred. IVA di cassa' e associando il numero di registro legato all'attività IVA per cassa.
Create le nuove causali procedere normalmente nelle registrazioni giornaliere. In caso di utilizzo di causali con impostato il campo Tipo movimento a 'Fatt./Nota di cred. IVA di cassa' e attività IVA senza la spunta sul campo 'IVA di cassa', Business al momento del passaggio al castelletto iva restituisce un messaggio che avverte la discrepanza. Il messaggio non è bloccante e quindi è possibile proseguire nella registrazione.
La segnalazione viene restituita anche nel caso opposto, ovvero in caso di utilizzo di causali con impostato il campo Tipo movimento a 'Normale' e attività IVA con la spunta sul campo 'IVA di cassa'. Il messaggio è sempre non bloccante ed è quindi possibile proseguire nella registrazione.
1) Fatture di acquisto in "reverse charge" miste , ovvero in cui la tecnica di inversione contabile si applica solo a una parte della fattura. Business non riesce a gestire un'unica registrazione e conteggiare ai fini dell'IVA per cassa solo la parte non soggetta a inversione contabile, eventualmente registrare la fattura come se fossero due separate fatture. 2) Fatture/Note di variazione con totale documento pari a 0. In Business, in presenza di attività con IVA per cassa, i documenti registrati devono avere necessariamente un totale documento diverso da 0, per fare in modo che la liquidazione IVA conteggi correttamente le fatture. Questo significa che se si deve registrare una note di variazione di sola IVA , occorre registrare il documento con una causale contabile con 'Tipo movimento' = 'Fatt/nota di cred Iva di cassa' e indicare nel totale documento il solo importo dell'IVA.
Al salvataggio della registrazione comparirà il seguente messaggio, al quale si risponderà scegliendo SI.
3) Fatture con abbuoni. Business tratta gli abbuoni come un pagamento/incasso, perciò l'abbuono deve essere rilevato solo nel momento in cui viene effettuato il pagamento o rilevato l'incasso della fattura per evitare che l'IVA diventi detraibile/esigibile in un momento precedente all'effettivo pagamento del corrispettivo. 4) Fatture con IVA parzialmente deducibile . Registrare la fattura normalmente con causale con 'Tipo movimento' = 'Fatt/nota di cred IVA di cassa', l'IVA non deducibile verrà rilevata con giroconto a costo nel momento della registrazione della fattura. Mentre l'IVA deducibile diverrà detraibile, quindi inserita nella liquidazione IVA, solo alla registrazione del pagamento del corrispettivo.
5) Fatture di percipienti. In presenza di fatture con ritenute d'acconto, come le fatture di professionisti o agenti, è necessario che la ritenuta d'acconto venga rilevata contabilmente nel momento dell'effettivo pagamento e non in fase di registrazione della fattura sia nel caso si gestiscano le ritenute in Business in modalità integrata sia in modalità non integrata. Questo per evitare che l'IVA diventi detraibile/esigibile in un momento precedente all'effettivo pagamento del corrispettivo. In caso di gestione integrata delle ritenute duplicare la causale standard 1511 FATT. FORN. RIT. AL PAGAMENTO e impostare nel campo 'Tipo movimento' = 'Fatt/nota di cred IVA di cassa'.
Registrare la fattura normalmente e solo nel momento del pagamento rilevare la ritenuta d'acconto (utilizzando la causale standard 2507 oppure utilizzando la funzione seleziona scadenze).
In caso di gestione non integrata delle ritenute, indicare nel campo 'Causale ricevuta fattura' una causale con 'Tipo movimento' = 'Fatt/nota di cred IVA di cassa'.
Nel momento della contabilizzazione dei compensi scegliere in 'Registra' la modalità 'Ritenuta al momento del pagamento'.
6) Fatture ad esigibilità differita. Come previsto dal decreto legge, le fatture a esigibilità differita non sono soggette all'opzione dell'IVA per cassa. Perciò utilizzare le causale specifiche per le fatture e gli incassi dell'IVA a esigibilità differita. 7) Ipotesi utente che inizia a utilizzare Business e ha optato per il regime IVA di cassa. Nel caso ci siano delle fatture sospese non ancora incassate emesse nell'esercizio precedente, occorrerà inserire le registrazioni delle singole fatture con causali con 'Tipo movimento' = 'Fatt/nota di cred IVA di cassa' ed eventualmente, se presenti, le registrazioni degli incassi o pagamenti parziali. Lanciare la liquidazione dell'anno precedente. Se l'apertura avviene in data inizio anno aprire il saldo delle partite relative alle fatture inserite con causali di tipo 'Riapertura Conti' e non 'Apertura dei conti'. Registrazioni di note di credito cliente/fornitore Anche per le causali relative alle note di credito cliente/fornitore è necessario creare nuove causali, è sempre possibile duplicare le causali standard, ad esempio duplicando la causale 1020 NOTA CRED CLIENTE nella 5060 impostando il campo 'Tipo movimento' con il valore 'Fatt./Nota cred. IVA di cassa'.
La compensazione delle note di credito con le fatture, per un corretto funzionamento della liquidazione IVA secondo le regole del regime IVA per cassa, deve avvenire con una registrazione contabile che chiude la partita della nota di credito e compensa la partita della fattura.
ATTENZIONE: Non è possibile, quindi, utilizzare la tecnica di indicare sulle note di accredito la partita della fattura, questo perché in fase di liquidazione IVA la fattura e il relativo incasso o pagamento non verrebbero considerati correttamente. Registrazioni incassi e pagamenti Per le registrazioni contabili degli incassi e dei pagamenti non è necessario creare delle causali specifiche, ma si continuerà a registrare con le causali che normalmente vengono utilizzate. Nel caso in cui la partita della fattura di vendita o di acquisto venga saldata solo parzialmente, in liquidazione IVA viene maturata automaticamente l'IVA da versare o da detrarre relativamente alla parte della quota di incasso o pagamento. Per procedere alla generazione degli effetti e alla loro successiva presentazione, procedere nel seguente modo: - Con l'IVA di cassa è obbligatorio emettere gli effetti senza chiusura del cliente (togliendo il flag da dati aggiuntivi contabilità). Utilizzando il programma 'Generazione effetti', Business effettua una registrazione del tipo effetti attivi a clienti C/RB (sottoconto indicato in 'personalizzazione contabilità generale'), in modo che il cliente non venga chiuso e quindi considerato come non incassato ai fini della liquidazione IVA.
- Presentazione della distinta con chiusura del conto Effetti attivi, procedere normalmente utilizzando il programma 'Gestione Distinte Effetti/I/P'. - Alla scadenza, cioè quando la banca comunica l'esito dell'incasso della ri.ba. si dovrà effettuare una registrazione che chiude la partita della fattura del cliente e il conto clienti C/RB. Dal programma 'Gestione Prima Nota', selezionare da Documenti – Selez. Scadenze da... - Distinta esiti RIBA emesse.
Per utilizzare questa funzionalità è necessario utilizzare una causale di contabilità senza preimpostazioni contropartite e con tipo movimento 'Saldo scadenze'. Si può duplicare la causale standard 2000 INCASSO CLIENTE ed eliminare le righe nel tab 'preimpostazioni contropartite'. Indicare il numero della distinta R.B. con cui si sono presenti gli effetti in banca. E' possibile selezionare gli effetti anche per scadenza/banca.
Viene creata una registrazione che salda il cliente e chiude il conto cliente C/RB.
ATTENZIONE: Il programma 'Raggruppamento scadenze effetti attivi' crea delle registrazioni contabili che chiudono le partite delle fatture di vendita e ne apre una nuova. Di fatto per Business le fatture sono 'incassate', ciò significa che nella liquidazione IVA del mese l'utente si troverà a versare l'IVA relativa alla partita della fattura chiusa. Quindi NON si deve utilizzare il programma 'Raggruppamento scadenze effetti attivi'. Se l'utente decide di usarlo, deve sapere che poi l'IVA diverrà esigibile in un periodo precedente all'effettivo incasso, potrebbe essere comunque conveniente nel caso ad esempio del raggruppamento di 3 effetti di valore esiguo: verrà versata prima l'IVA, ma emettendo un effetto solo si potrebbe risparmiare sulle spese bancarie. Ai fini dell'IVA per cassa, le registrazioni degli insoluti è necessario che vengano rilevate nello stesso periodo di liquidazione IVA della registrazione con cui il cliente è stato chiuso con il conto cliente c/rb. Ad esempio, se l'esito di una ri.ba. con scadenza 31/01/2013 viene registrato in data 05/02/2013 (vedi immagine sopra), l'insoluto deve essere registrato sempre a febbraio 2013.
Questo per evitare che la liquidazione IVA del periodo consideri nell'IVA da versare la partita della fattura del cliente chiusa con il conto cliente c/rb e quindi saldata. Si può utilizzare il programma 'Gestione Insoluti' oppure si può effettuare la registrazione direttamente in 'Gestione Prima nota' sempre utilizzando causali con Tipo movimento 'Insoluti'. Inoltre, è importante che le partite che vengono riaperte con la registrazione degli insoluti abbiano lo stesso importo delle partite dell'effetto originario, perciò le spese di insoluti non devono incrementare la partita dell'insoluto del cliente. Nel momento in cui viene tolto il flag da 'dati aggiuntivi contabilità' in anagrafica ditta sul campo 'Emissione effetti con chiusura cliente', i clienti in Business potranno trovarsi in una delle seguenti situazioni: 1) Il cliente è aperto, ma ancora non sono stati emessi gli effetti . In questo caso procedere alla generazione degli effetti, che avverrà con la modalità di non chiusura del cliente. Eseguire le registrazioni di presentazione distinta e di chiusura cliente come indicato sopra. 2) Il cliente è chiuso perché sono stati generati gli effetti, ma non sono stati ancora presentati in banca . Per non dover gestire situazioni ibride, è consigliato eseguire la cancellazione degli effetti non ancora presentati e procedere nuovamente alla generazione degli effetti con la nuova modalità. Procedere anche in questo caso con le registrazioni di presentazione distinta e di chiusura cliente come indicato sopra. 3) Il cliente è chiuso perché gli effetti sono stati generati e sono stati anche presentati in banca . In questo caso non occorre fare nulla; alla scadenza degli effetti se c'è l'insoluto dovrà essere riaperto il cliente (come in precedenza). Per la chiusura di partite di acconti si possono scegliere 2 strade: 1) Sostituire nella registrazione dell'acconto la partita dell'acconto con la partita della fattura, solo se la registrazione dell'acconto è nello stesso mese della registrazione della fattura e l'acconto non è una fattura di acconto.
2) Procedere con una registrazione di compensazione tra la partita di acconto e la partita della fattura. ATTENZIONE: Il programma 'Manutenzione scadenze' può essere usato solo per collegare fatture a partite di acconto non derivanti da fatture di acconto, mentre questo programma non deve essere usato per collegare fatture con note di accredito. Emissione documenti di magazzino Nel caso di contabilizzazione da fattura di magazzino occorre procedere nel seguente modo a seconda se la versione utilizzata è Business Net 2012/2013 e successive o Business Net 2011. Nel primo caso, Net 2012/2013 e succ., è necessario creare un nuovo tipo bolla/fattura (sia per le vendite che per gli acquisti se si contabilizzano) in cui è associato al tipo bolla fattura la causale di CG per contabilizzare che abbia impostato come tipo movimento 'Fatt/nota cred. IVA di cassa'.
Perciò se l'utente utilizza più tipi bolle/fattura per la vendita, è necessario duplicare i vari tipi bolle/fattura in modo da averne uno per la vendita in regime ordinario e uno per la vendita in regime IVA per cassa.
Se per il regime IVA per cassa è utilizzato un apposito registro IVA occorre creare una nuova serie per le fatture e agganciare in Numerazione ditta la serie del documento col registro IVA del regime IVA per cassa. Nella versione Net 2012/2013 associando al tipo bolla fattura una causale per contabilizzare con tipo movimento 'Fatt./Nota cred. IVA di cassa' i report standard, distribuiti da Business con l'aggiornamento (si vedano le Note tecniche per l'elenco dei report distribuiti), fanno già comparire nel report la dicitura 'Operazione con "IVA per cassa" ex art. 32-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83'. Per gli utenti di Business con report personalizzati occorre riportare la modifica sui report.
ATTENZIONE: Anche se il cliente emette fatture solo con IVA per cassa, non è sufficiente indicare in personalizzazione vendite nella 'Causale emissione fatture' quella creata per il regime dell'IVA per cassa, questo perché la stampa della fattura non riporterebbe la dicitura necessaria per l'iva di cassa. Lanciare il programma 'Contabilizzazione Documenti di magazzino' come d'abitudine. Nella versione Net 2011 nella tabella 'Tipi bolle/fatture' non esiste il campo 'Causale CG per contabilizzare', quindi occorre operare in modo differente rispetto le versioni Net 2012/2013 e successive. Creare sempre un nuovo tipo bolla fattura relativo al regime IVA per cassa sia per le vendite che per gli acquisti, se per questi ultimi si procede alla loro contabilizzazione.
Inserire i documenti che rispondono al regime IVA per cassa col nuovo tipo bolla fattura. Se per il regime IVA per cassa è utilizzato un apposito registro IVA, è necessario creare una nuova serie per le fatture e agganciare in numerazione ditta la serie del documento con il registro IVA del regime IVA per cassa. Per far comparire la dicitura nella stampa dei report, occorre personalizzare i report in modo da esporre la corretta dicitura. Ad esempio, si può inserire un campo formula che testa il tipo bolla/fattura o la serie del documento.
Per contabilizzare correttamente, nella tabella Personalizzazione vendite e acquisto sostituire la 'Causale emissione fatture' o la 'Causale ricevimento fatture' e le relative causale per le note di credito con la causale di CG create per il regime IVA per cassa.
Se si emettono o ricevono anche documenti in regime IVA ordinario il programma di contabilizzazione deve essere lanciato in due momenti:
ATTENZIONE: quanto esposto sopra, sia per la versione Net 2011 che per le versioni Net 2012/2013, non opera quando il documento è una Ricevuta fiscale , ovvero non è possibile emettere Ricevute fiscali che rientrano nel regime IVA per cassa. Il problema non si pone quando la ricevuta fiscale viene emessa a un privato, dato che i documenti emessi a privati sono esclusi dal regime IVA per cassa; quando invece la ricevuta fiscale è emessa a un titolare di partita IVA con Business non è possibile applicare l'IVA cassa. Emissione documenti dal modulo parcellazione Per i professionisti che utilizzano il modulo 'Parcellazione' seguire quanto indicato nel precedente paragrafo 'Emissione documenti da magazzino', tenendo presente che la 'Personalizzazione vendita' nel modulo parcellazione è 'Personalizzazione parcellazione'. Quindi per gli utilizzatori delle versioni Business Net 2012/2013 è sufficiente creare un tipo bolla/fattura specificando la causale di contabilizzazione CG con tipo movimento 'Fatt./Nota di cred. Iva di cassa' e utilizzarle nei documenti.
Mentre nelle versioni Net 2011 occorre creare un nuovo tipo bolla/fattura e procedere alla modifica nel programma di 'Personalizzazione Parcellazione' indicando, prima di procedere alla contabilizzazione, la 'causale Emissione Fatture/Parcella Non Inc.' per i documenti IVA per cassa. Per effettuare il calcolo dell'IVA tenendo conto delle fatture soggette al regime dell'IVA per cassa procedere normalmente selezionando il mese interessato.
Il programma "Stampa liquidazione IVA", ad esempio del mese di dicembre, determina l'IVA da versare o incassare in questo modo. 1) Sono scartate tutte le fatture di vendita, di acquisto e le note di credito con causale di tipo "Fatt/Nota di credito IVA per cassa" e con data documento minore o uguale alla data di fine elaborazione liquidazione; ad esempio la liquidazione di dicembre scarta tutte le fatture IVA per cassa registrate nel mese di dicembre. 2) Sono inserite come IVA a debito tutte le fatture emesse incassate e come IVA a credito tutte le fatture ricevute pagate le cui registrazioni di incasso e pagamento ricadono nel mese di liquidazione; nella liquidazione di dicembre sarà conteggiata l'IVA delle fatture i cui incassi e pagamenti sono stati registrati nel mese di dicembre. 3) Poiché l'IVA diventa comunque esigibile "trascorso un anno" dalla data di effettuazione dell'operazione, sono inserite come IVA a debito e IVA a credito tutte le fatture emesse e ricevute non ancora incassate/pagate, con causale di tipo 'Fatt/Nota di credito IVA per cassa' e data documento precedente 12 mesi alla data di fine elaborazione liquidazione. Per considerare se l'Iva dev'essere tutta rilevata perché trascorso un anno dalla data del documento, si utilizza in prima battuta la data del documento e, se mancante, la data di registrazione in prima nota. É stata inserita l'opzione di registro: BSCGLIQI/OPZIONI/IvaPerCassaTipoAnno (0/-1, default 0) per gestire la casistica per le fatture d'acquisto e vendita registrate nell'ultimo giorno del mese. Se impostata a 0, ad esempio, le fatture registrate in data 31/01/2014 e non ancora incassate saranno incluse nella liquidazione IVA di Febbraio 2015 , poiché secondo questa interpretazione l'anno s'intende trascorso a partire dal 01/02/2015 . Se invece il valore è -1, il programma adotta un'altra interpretazione che fa ricadere la fattura nella liquidazione di Gennaio 2014. 4) Sono inserite tutte le fatture di vendita, di acquisto e le note di credito registrate nel mese di liquidazione scelto con causale di tipo "Normale". Nel caso di liquidazione IVA trimestrale il funzionamento del programma "Stampa liquidazione IVA" è lo stesso riferito a un periodo di 3 mesi. La stampa liquidazione IVA di Business, se nell'attività IVA dell'anno ha il flag su IVA di cassa, assieme al prospetto "Stampa liquidazione IVA" produce due ulteriori report: - "Stampa inc. Fatture IVA di cassa": sono elencati tutti gli incassi dei clienti e le compensazioni delle note di credito emesse con i riferimenti della fattura; inoltre sono aggiunte le fatture emesse/note di credito con data documento più vecchia di un anno non ancora incassate.
- 'Stampa pag. Fatture IVA di cassa': sono elencati i pagamenti e le compensazioni delle note di credito ricevute; inoltre sono aggiunte le fatture ricevute/note di credito con data documento più vecchia di un anno non ancora pagate.
La liquidazione IVA in caso di attività IVA per cassa restituisce un messaggio di log qualora siano state usate delle causali di CG con tipo movimento 'Fatt/nota di credito IVA di cassa' e l'attività IVA non sia di IVA di cassa. Mentre se è stato utilizzata la stessa partita in più di un documento intestato allo stesso conto (esempio compensazione tra note di credito e fatture cambiando solo la partita), Business restituisce un messaggio che blocca l'elaborazione della liquidazione. ATTENZIONE: se sono apportate delle modifiche alle registrazioni di incassi/pagamenti relative a liquidazioni passate, sarà cura dell'utente rielaborare la liquidazione del periodo interessato dalla modifica, ma anche di tutti i periodi successivi. Questo per evitare che si verifichi il seguente caso: - emissione di una fattura di 1000 euro datata dicembre 2014, - registro un incasso di 500 euro nel mese di marzo 2015 à nella liquidazione di marzo 2015 l'IVA relativa alla parte di fattura incassata diventa esigibile, - nella liquidazione di dicembre 2015 diviene esigibile l'IVA relativa alla parte non ancora incassata della fattura, ovvero 500 euro. Ma se nel frattempo effettuo una modifica all'importo incassato nella registrazione di marzo 2014 portandolo a 400, devo rielaborare la liquidazione di marzo, ma anche tutte le liquidazioni successive altrimenti l'IVA a debito conteggiata nel mese di dicembre non è corretta. Superamento della soglia di 2.000.000 di euro di volume di affari Se durante l'anno sono superati i 2 milioni di euro di volume di affari, ad esempio il 20 aprile, occorre operare in Business nel seguente modo: 1) Dal mese successivo a cui è avvenuto il superamento della soglia, quindi nell'esempio da maggio, è necessario tornare a utilizzare le causali di contabilità con tipo movimento Normale; non modificare mai le causali utilizzate nel regime IVA per cassa ma tornare a utilizzare le causali del regime ordinario. ATTENZIONE: è importante non togliere la spunta dall'attività IVA sul campo "IVA di cassa", per evitare che rilanciando le liquidazioni IVA di periodi precedenti Business non conteggi più l'IVA secondo le logiche dell'IVA per cassa. 2) In fase di liquidazione IVA del periodo in cui si è superato la soglia, nell'esempio nella liquidazione del mese di aprile, occorre lanciare la liquidazione IVA con la spunta sul campo "Rileva tutta l'IVA a credito/debito su fatture con IVA di cassa".
In questo modo, Business include nella liquidazione tutte le partite relative a fatture emesse/ricevute in regime di IVA per cassa che non sono state ancora chiuse. Dal periodo successivo, nell'esempio maggio, si può procedere con liquidazione normalmente. Stampa dati dichiarazione Iva annuale In stampa dati per dichiarazione annuale IVA le operazioni in regime IVA per cassa sono considerate nel momento della loro effettuazione, quindi della loro registrazione, non nel momento dell'incasso o pagamento. Gestione del pro-rata di indetraibilità Ai fini del calcolo del pro-rata di indetraibilità (ar. 19-bis del D.P.R. 633/1972) tali operazioni concorrono a determinare la percentuale di detrazione con riferimento all'anno in cui l'operazione si intende effettuata. Da questo punto di vista nulla è cambiato in Business in quanto ai fini del calcolo del volume d'affari si intende la data di effettuazione dell'operazione e non la data di incasso. Gestione del plafond acquisti esenzione IVA Ai fini della determinazione dell'importo residuo del plafond acquisti esenzione IVA, il calcolo viene effettuato in base alla data di effettuazione delle operazione e non alla data di incasso. Inoltre vengono considerati solo gli imponibili, quindi nulla è cambiato in Business ai fini del calcolo. Se una ditta di autotrasportatori decide di aderire all'opzione IVA per cassa, in Business mettendo il flag su Attività per cassa nelle liquidazioni dell'IVA e registrando le fatture con causali con tipo movimento 'Fatt./Nota cred. IVA di cassa', l'IVA diviene esigibile non più in base alla data di competenza IVA, bensì in base alla data effettiva di incasso. Il calcolo degli interessi viene elaborato alla fine della liquidazione IVA. Fattura ancora da incassare e da pagare dopo un anno dall'operazione L'art. 32 del DL 83/2012 prevede che l'IVA diventerà comunque esigibile e detraibile trascorso un anno dall'operazione anche se i relativi corrispettivi non sono stati incassati e pagati, a meno che il cessionario o committente non sia stato assoggettato a procedure concorsuali prima di tale scadenza. Per effettuare dei controlli sulle fatture non ancora incassate/pagate, in Business creare una nuova stampa parametrica con i riferimenti al report par0039.rpt, disponibile con gli aggiornamenti di Business. In 'Impostazioni stampe par- query' creare una nuova stampa parametrica e inserire nel campo 'Nome File RPT' il report PAR0039.RPT. Aggiungere eventualmente i filtri necessari, esempio da data registrazione a data registrazione prima nota.
Lanciando la stampa parametrica creata, compare la maschera nella quale specificare se si desidera visualizzare nel report anche le partite chiuse, scegliendo 'N'; oppure solo le partite aperte, scegliendo in questo caso 'S'.
Il report espone per ciascuna partita i riferimenti della fattura ed eventualmente i relativi incassi/pagamenti se esistono, col saldo della partita. Limite: per gli incassi e i pagamenti non sono mostrati i riferimenti della registrazione, ma solo i riferimenti della registrazione della fattura. Superamento del volume d'affari Non vi è in Business alcun automatismo che avvisi l'utente del superamento dell'ammontare dei 2 milioni di euro di volume d'affare. Eventualmente creare una stampa parametrica che legga i movimenti da magazzino per tener conto anche delle operazioni effettuate, ma non ancora contabilizzate. Tenere inoltre presente che in presenza di più attività IVA, il volume di affari da considerare è quello relativo al volume di affari complessivo di tutte le attività della ditta. |