Vecchio Telematico Op. Rilevanti Iva | |||
L'argomento si riferisce ai vecchi programmi per le comunicazioni BLACKLIST (bnblelbl) e SPESOMETRO (bnefelef) vecchie, servono per coloro che devono comunicare delle variazioni dei dati in periodi in cui erano vigenti i vecchi tracciati. Normativa di riferimento L'art. 21 del DL 78/2010 ha introdotto l'obbligo di comunicare telematicamente all'Agenzia delle Entrate, entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello di riferimento, le operazioni rilevanti ai fini IVA di importo pari o superiore a € 3 mila. Tale nuovo obbligo riguarda anche le operazioni del 2010 secondo regole specifiche rispetto all'adempimento ordinario; la comunicazione telematica dei dati 2010 è fissata per il 31 dicembre 2011 e dovranno essere comunicate le operazioni di importo non inferiore a € 25 mila. Con il Provvedimento del 22/12/2010, l'Agenzia delle Entrate ha poi individuato i soggetti obbligati alla comunicazione, le operazioni interessate, i dati da riportare e le modalità e i termini di presentazione della comunicazione in esame. Soggetti obbligati Sono soggetti all'obbligo di comunicazione tutti i soggetti passivi ai fini dell'imposta IVA i quali effettuano operazioni rilevanti ai fini dell'imposta. Oggetto della comunicazione Nella comunicazione devono essere rilevate singolarmente:
Sono comprese nell'oggetto della comunicazione le operazioni imponibili, non imponibili ed esenti. Ai fini del calcolo dei limiti suddetti, occorre considerare i seguenti casi:
Restano, invece, escluse dall'obbligo di comunicazione le seguenti operazioni:
Inoltre con la circolare 24/E del 30 maggio 2011 l'Agenzia delle Entrate ha escluso anche:
In fase di prima applicazione, sono anche escluse le operazioni rilevanti ai fini Iva non soggette all'obbligo di fatturazione (quindi corrispettivi, ricevute fiscali), effettuate fino al 30 giugno 2011. Inoltre, sempre per l'anno 2010 il limite per le operazioni rilevanti ai fini Iva soggette all'obbligo di fatturazione da comunicare è innalzato a 25.000 euro al netto dell'Iva. Contenuto della comunicazione Per ogni singola operazione devono essere indicati:
Periodicità della comunicazione L'obbligo di comunicazione delle operazioni decorre:
Il modello di comunicazione è presentato, esclusivamente in via telematica, entro il 30 aprile di ogni anno in relazione alle operazioni dell'anno precedente. La periodicità è, dunque, annuale. Per l'anno 2010 il termine dell'invio è posticipato al 31 dicembre 2011 (prorogato con il provvedimento del 16/09/2011). Riferimenti alle normative Provvedimento del 22/12/2010: Obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo non inferiore a 3mila euro (Pubblicato il 22/12/10 ai sensi dell'articolo 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n° 244) Provvedimento del 14/04/2011: Obbligo di comunicazione telematica all'Agenzia delle Entrate delle operazioni rilevanti ai fini dell'imposta sul valore aggiunto di importo non inferiore a euro tremila. Proroga dei termini di rilevazione delle operazioni per le quali non ricorre l'obbligo di emissione della fattura. (Pubblicato il 14/04/11 ai sensi dell'articolo 1, comma 361, della legge 24 dicembre 2007, n° 244) Circolare n. 24 del 30/05/2011: Operazioni Iva: comunicazioni telematiche alla Agenzia delle Entrate Provvedimento del 21/06/2011: Disposizioni integrative e correttive del provvedimento del 22 dicembre 2010 (Pubblicato il 21/06/11) Provvedimento del 16/09/2011: Obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini dell'imposta sul valore aggiunto di importo non inferiore a euro tremila. Disposizioni modificative del provvedimento del 22 dicembre 2010, prot. n. 2010/184182. Proroga dei termini di comunicazione per il periodo d'imposta 2010 (Pubblicato il 19/09/11) ATTENZIONE: Il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate n. 133642/2011 del 16/09/2011 ha modificato il tracciato del file tematico, eliminando la richiesta, per ogni singola operazione, dell'indicazione della natura della transazione (merci/servizi) e della tipologia dell'operazione (imponibile/non imponibile/esente). In base a queste indicazione sono state riviste in materia sostanziale gli scenari operativi in Business, ad esempio non è più necessario duplicare i codici iva per differenziare merci e servizi o in alternativa indicare nel campo 'Natura transazione' il valore merci o servizi.
ATTENZIONE: Anche per la ragione sopra esposta, coloro che hanno estratto i dati dalla prima nota (o inserito i dati manualmente) con precedenti versioni del programma "Telematico Operazioni Rilevanti Iva" (ossia di versione 13.0.0.14 pubblicata il 19/09/2011 o precedenti) devono provvedere a riestrarre/reinserire i dati dalla prima nota sovrascrivendo quelli già eventualmente presenti. Di seguito sono stati identificati gli scenari operativi più usuali di utilizzazione di Business con le relative modalità e adeguamenti da mettere in atto. A – Azienda che utilizza il modulo 'Contab. Generale e semplificata', ma non il modulo 'Vendite/fatturazione' Registrare le fatture di vendite e di acquisto come da normale procedura. Casi particolari: 1) Nel caso l'azienda emetta scontrini fiscali e/o ricevute fiscali, tiene cioè un registro corrispettivi, quando tali documenti superano l'importo di 3.600 euro Iva compresa e il soggetto che effettua l'acquisto è un soggetto passivo iva (privato) che non paga con bancomat, carte di credito o carte prepagate, vanno registrati singolarmente. Quindi l'utente in questi casi inserirà una registrazione dal programma 'Gestione prima nota' per ciascun corrispettivo, intestata a un cliente codificato. È possibile optare per due modalità di registrazione differenti:
Poi registrare il corrispettivo come da esempio. Non è più possibile utilizzare la causale standard 1100, in quanto occorre intestare il corrispettivo a un cliente specifico, quindi creare una causale ad hoc, o duplicando e modificando la causale 1100 oppure duplicando la causale 1001 e impostare il registro corrispettivi.
Caso del soggetto privato che paga con bancomat o carta di credito. La circolare 24/E del 30 maggio 2011 ha previsto l'esclusione dalla comunicazione delle operazioni effettuate nei confronti di contribuenti non soggetti passivi Iva (i privati), qualora il pagamento dei corrispettivi avvenga mediante carte di credito, debito o prepagate emesse da operatori finanziari soggetti all'obbligo di comunicazione. In Business è sufficiente non registrare singolarmente il corrispettivo, se è abitudine registrare singolarmente i corrispettivi, operare nel seguente modo. Per poter escludere queste operazioni è necessario creare una o più forme di pagamento in cui venga specificato come Tipo incasso i valori 'Bancomat' o 'Carte di credito'.
In fase di registrazione di un corrispettivo da prima nota a un soggetto privato che paga con carta di credito o bancomat, assicurarsi che il soggetto privato in anagrafica clienti/fornitori abbia il campo Tipo sogg impostato a 'Persona fisica', che il campo Partita Iva sia vuoto e che sia attiva la gestione delle partite e delle scadenze. Registrare l'operazione inserendo una partita al corrispettivo e inserire una riga di scadenza con la forma di pagamento creata come indicato sopra.
Le registrazioni dei corrispettivi di importo pari o superiore a 3.600 euro non possono essere registrati utilizzando il programma 'Gestione P. Nota corrispettivi'. 2) Il cliente è un non-residente senza codice fiscale , è obbligatorio aprire una anagrafica cliente togliendo sempre la spunta dal campo 'Residente" e indicando tutti i dati che sono richiesti dalla comunicazione.
Inoltre per poter includere anche i privati residenti in paesi black list o della Comunità Europea o comunque extra-Cee è necessario indicare nell'anagrafica del cliente nel campo cod. nostro c/o loro la dicitura 'PRBL'. Questo per fare in modo che tutti i soggetti privati a cui vengono emessi degli scontrini possano essere ricompresi nella comunicazione.
ATTENZIONE: Le registrazioni giornaliere dei corrispettivi dovranno essere inserite in 'Gestione Prima Nota' o 'Gestione P.Nota Corrispettivi' al netto dei corrispettivi già registrati singolarmente in quel giorno, in quanto di importo pari o superiore a 3.600 euro. B – Azienda che utilizza il modulo 'Contab. Generale e semplificata', il modulo 'Vendite/magazzino' e utilizza il programma 'Contabilizzazione documenti magazzino' Sia che vengano contabilizzate le fatture di vendita che quelle di acquisto oppure solo le fatture di vendita, procedere come d'abitudine. Caso particolare: 1) Nel caso in cui l'intestatario del documento sia un soggetto non passivo di Iva (quindi un privato codificato in anagrafica clienti/fornitori con il campo Tipo sogg impostato a 'Persona fisica', il campo Partita Iva lasciato vuoto e attiva la gestione delle partite e delle scadenze) che paga con bancomat, carta di credito o prepagate, utilizzare una forma di pagamento in cui il campo Tipo incasso è valorizzato a 'Bancomat' o 'Carte di credito'. In questo modo, l'operazione è esclusa dalla comunicazione.
2) Nel caso l'azienda emetta scontrini fiscali e/o ricevute fiscali, tiene cioè un registro corrispettivi, quando l'importo di tali documenti è pari o superiore l'importo di 3.600 euro Iva compresa vanno registrati singolarmente. Si possono scegliere due strade alternative, non è comunque possibile contabilizzare i corrispettivi emessi da magazzino : a) I corrispettivi possono essere registrati utilizzando il programma 'Gestione prima nota' come indicato nello scenario 'A'. b) In alternativa, se si vuole che i corrispettivi pari o superiori a 3600 euro vadano in contabilità con il programma 'Contabilizzazione documenti' è necessario, oltre che consigliabile (è difatto la procedura consigliata dalla maggioranza dei consulenti fiscali ai clienti a cui tengono la contabilità), emettere, anziché un corrispettivo, una fattura immediata ad un cliente specifico codificato in anagrafica cliente. In ogni caso occorre, se non esiste già, istituire un registro vendite, oltre al registro corrispettivi. ATTENZIONE: Le registrazioni giornaliere dei corrispettivi dovranno essere inserite in 'Gestione Prima Nota' o 'Gestione P.Nota Corrispettivi' al netto dei corrispettivi già registrati singolarmente in quel giorno, in quanto di importo pari o superiore a 3.600 euro. In regime di Ventilazione dei corrispettivi, i corrispettivi che singolarmente sono pari o superiori i 3.600 euro vanno gestiti come indicato negli scenari precedenti. Quindi o registrati direttamente in gestione prima nota oppure da magazzino con fatture immediate ad un cliente specifico codificato in anagrafica cliente, nella modalità di imponibile + Iva pre-determinata. In questo caso occorre, se non esiste già, istituire un registro vendite, oltre al registro corrispettivi. |