Magazzini e Terzisti | |||
Una elaborazione MRP deve fornire informazioni su ciò che serve per eseguire un certo piano di produzione, confrontarlo con ciò che è gia disponibile e indicare cosa acquistare da fornitori (materiali), quali lavorazioni (semilavorati) far eseguire ai terzisti e cosa (materiali e semilavorati) inviare ai terzisti affinchè siano in grado di eseguire le lavorazioni a loro richieste. Per stabilire le disponibilità (e per stabilire ove debbono avvenire le consegne da parte di fornitori e terzisti) occorre indicare, ai fini di una elaborazione MRP, in quali magazzini i materiali (ed i semilavorati) debbono essere disponibili (per essere utilizzati nella produzione), da quale magazzino debbono provenire (o se debbono provenire direttamente da un fornitore o da un terzista). Nella codifica dei magazzini (vedi tabelle di magazzino/vendite) i magazzini si distinguono in :
Ora, nella impostazione di una distinta base, per ogni componente vengono richiesti 3 elementi :
Questi indicatori permettono di incorporare nella distinta base una logica anche molto complessa del flusso di materiali interno ed esterno all'azienda (trasferimenti da fornitore a magazzino, da fornitore a terzista, da terzista a terzista, da terzista a a magazzino, da magazzino a magazzino, ecc.) Vediamo con un caso ipotetico l'uso di tali indicatori. Supponiamo di avere un prodotto PF1 composto così :
La prima lavorazione (l'assemblaggio di Mp1, Mp2 e Mp3 per dare origine ad SL1) avviene da un terzista (cod. forn. 11010002, associato al magazzino 2) che riceve il materiale Mp1 e Mp2 dal ns. magazzino (magazzino 1) ed MP3 direttamente dal fornitore (il fornitore spedisce direttamente al terzista che lo utilizza); naturalmente in mancanza di MP1 ed MP2 sul nostro magazzino, provvederemo anche noi ad ordinarlo al fornitore facendolo però arrivare al ns. deposito principale (magazzino 1). Potremo così indicare questo flusso :
La seconda fase prevede che SL1 sia inviato dal primo terzista al un secondo terzista (11010003, magazzino 3) che riceve dal nostro magazzino un materiale aggiuntivo MP4, che verrà da noi ordinato al fornitore in mancanza di disponibilità. Avremo perciò :
La terza fase prevede che SL2 arrivi dal terzista al magazzino principale, e sia poi inviato ad un terzo terzista (11010004, magazzino 4) che provvede a restituire un SL3 senza aver aggiunto alcun materiale (per es. un lavoro di cromatura, o di verniciatura). In tal caso avremo :
N.B.: quanto appena indicato significa : SL2 deve essere prelevato dal magazzino principale, in mancanza deve essere ordinato al secondo terzista (1101003=magazzino 3). L'ultima fase (che potremmo chiamare assemblaggio finale) prevede in sede il montaggio di MP6 su SL3 per dare origine a PF1 :
Per rappresentare una distinta in cui parte del materiale viene fornito dal cliente committente e parte da noi, è sufficiente indicare nel magazzino di proveninza il codice del magazzino associato al cliente (4010001, mag. 41) :
Riportiamo per schematicità un propetto riepilogativo guida nella impostazione dei magazzini in distinta base :
Occorre tenere presente che ogni lavorazione esterna comporta obbligatoriamente la creazione di un codice semilavorato , anche se non avviene un assemblaggio ma una semplice lavorazione (es. verniciatura, ecc.) senza aggiunta di materiale, in quanto il materiale prima della lavorazione non è omologabile allo stesso materiale dopo che ha subito la lavorazione (sarebbe impossibile, se non fossero riconoscibili con due codici diversi, sapere quanto di un certo materiale che abbiamo in casa è grezzo e quanto è verniciato..) I terzisti oltre che essere codificati come fornitori e come magazzini del tipo Merce propria presso terzi, debbono essere caricati anche nella tabella dei centri di lavoro, facenti capo ad un unico reparto Terzisti, e con i campi relativi a costo orario manodopera, costo orario macchina e prezzo orario a zero, ma con codice magazzino terzista corrispondente al codice magazzino atttribuito nella tabella dei magazzini. Per le lavorazioni esterne (terzisti) è inoltre necessario, (al momento dell'inserimento della distinta base) indicare nella sezione Lavorazioni una (ed una sola) apposita lavorazione che contenga Terzista = Si, ed il codice centro di lavoro relativo al terzista; lasciare invece a zero i tempi di lavorazione. Qualora non si desideri gestire le lavorazioni interne ai fini del controllo avanzamento interno di produzione, è possibile invece omettere l'indicazione nelle lavorazione dei centri e dei tempi necessari per le lavorazioni interne. Qualora nell'azienda esistano magazzini specifici per lo stoccaggio di materie prime, semilavorati, prodotti ecc, è possibile implementare una struttura al fine di ottenere dall'MRP tutta la documentazione necessaria per la loro gestione. Si può ipotizzare una semplice struttura dove esiste un magazzino materie prime, un magazzino produzione ed un magazzino prodotti finiti:
in questa situazione, per quanto riguarda l'impostazione della distinta base, avremo:
Ovviamente l'ordine di produzione di PF1 verrà eseguito sul magazzino 103. In una situazione simile non è possibile utilizzare come codice magazzino 0, in quanto le materie prime non devono venire cercate nel magazzino 103-prodotti finiti bensì nel 101-materie prime. Si fa presente che la procedura, per spostare merce tra magazzini, siano essi interni o esterni, necessita di documenti di magazzino. |