Regime IVA del margine (gestione beni usati) | |||
Per le attività gestire in regime del margine (vedi apposito check-box in anagrafica ditta, dati iva per anno, attività iva) non è possibile registrare documenti che non devono essere soggetti a trattamento IVA diverso. Ad esempio, se opero esclusivamente in regime di margine ma mi arriva anche una fattura dell'Enel, quest'ultimo documento deve venir gestito in una attività diversa, che non opera in regime di margine. Sui registri relativi ad attività dichiarate con regime del margine non possono essere utilizzati codici IVA con % di indeducibilità diversa da 0. Per l'attività con impostato regime del margine non è possibile gestire altri regimi particolari quali IVA ad esigibilità differita, pro-rata, art. 74 ter, IVA agricola, ventilazione, editoria, regime autotrasportatori, ecc. Con la gestione dei beni usati, nella registrazione dei documenti i codici IVA devono venir compilati come normalmente ed utilizzati come se il bene dovesse venir gestito normalmente, anche se in fase di registrazione l'imposta non verrà MAI calcolata. La sua determinazione avverrà esclusivamente in fase di liquidazione IVA e nei tempi e nei modi opportuni. Una volta eseguita la liquidazione, occorrerà fare una registrazione manuale in contabilità per stornare dai conti di ricavo (o da un apposito conto transitorio) l'importo dell'IVA. Quindi, in un caso di cessione di un bene di valore 120,00 soggetto ad IVA del 20%, registreremo come totale documento 120,00, come imponibile 120,00, come codice IVA 20 (che richiama una aliquota del 20%), come imposta verrà impostato 0, come contropartita registreremo una cessione di valore 120,00. Ipotizzando che dalla liquidazione IVA l'imposta relativa alla cessione sia di 10,50, dovremo poi eseguire una registrazione in contabilità generale del tipo 'ricavo' (o 'conto transitorio beni usati')a 'IVA vendite' (un po' come per la ventilazione dei corrispettivi...). Per ora il programma non effettua un controllo per verificare se se l'acquisto o la vendita sono avvenuti extracee (sono soggetti al margine solo i movimenti in Italia ed intracee). Nelle registrazioni di acquisto dei beni l'IVA non si può mai detrarre. Anche in questo caso, comunque, vanno utilizzati codici IVA con aliquota impostata, e sarà il programma a provvedere a non calcolarla. NB: La "gestione del margine" è possibile esclusivamente dalla contabilità, non è presente una integrazione tra "gestione del margine" e il "ciclo attivo\passivo" (gestione documenti di magazzino). La base su cui calcolare l'imposta è data analizzando i singoli beni ceduti: per ogni bene TOTALE VENDITE DEL PERIODO (al lordo dell'imposta) – TOTALE COSTO DI ACQUISTO dello stesso (al lordo dell'imposta ) +/- RETTIFICHE per riparazioni o spese accessorie (sempre al lordo di IVA). Occorre tenere un registro dove, distinto per ogni bene, venga evidenziato il costo di acquisto, le rettifiche direttamente imputabili per la sua riparazione/manutenzione ed il prezzo di cessione. In liquidazione IVA, per ogni singolo bene, se la vendita è superiore al costo +/- rettifiche la differenza concorrerà a determinare la base imponibile. Una volta ottenuta quest'ultima verrà eseguito lo scorporo in base ai codici IVA impostati in fase di vendita. Se il prezzo di cessione è inferiore al costo +/- rettifiche, non viene generato nessun credito. Vengono escluse dal calcolo le cessioni avvenute con codice IVA esente/non imponibile. La base su cui calcolare l'imposta è data applicando una percentuale al totale dei beni ceduti. In base alla natura del bene, le percentuali oggi i vigore sono 60%, 50% e 25%. Non occorre registrare gli acquisti; fiscalmente basta solo numerare le fatture ricevute. In liquidazione, per ogni singolo bene, viene determinata la base imponibile, quindi viene determinata l'imposta scorporando la base per l'aliquota indicata nella registrazione che ha generato la vendita. Vengono escluse dal calcolo le cessioni avvenute con codice IVA esente/non imponibile. La base imponibile è data dalla somma delle cessioni avvenute nel periodo da liquidare, diminuite della somma degli acquisti avvenuti sempre nel periodo da liquidare. Il tutto diviso per aliquota IVA. Per le cessioni avvenute all'estero, il costo di acquisto del bene ceduto deve venir sottratto dal valore degli acquisti del periodo. Attenzione: se sono stati acquistati 10 pezzi del bene ceduto, quindi ne sono stati venduti 5 all'estero, il costo di acquisto di questi ultimi deve venir rapportato in base al venduto. Per ora, nel caso suddetto la cessione dovrà avvenire con codice IVA esente, quindi manualmente occorrerà aggiungere una riga nei movimenti dei beni usati con causale acquisto ed importo negativo (il tutto relativamente al bene in analisi e con data registrazione compresa nel periodo da liquidare). In liquidazione IVA, diviso per codice IVA, viene calcolata la differenza tra sommatoria vendite e sommatoria acquisti del periodo: se le vendite sono maggiori di acquisti, scorporo l'IVA dal risultato del prodotto ottenuto. Se gli acquisti sono maggiori delle vendite, la differenza viene aggiunta agli acquisti della liquidazione successiva. Se a fine anno risulta un credito di costo, esso verrà utilizzato nelle liuidazioni iniziali del nuovo anno . La gestione dei beni usati viene attivata dalla tabella delle attività IVA. I valori che possono essere settati sono: Nessuna gestione (N), regime Analitico (A), regime Forfetario (F), regime Globale (G), regime Asta (S)(non gestito per ora), regime Totale (T)(ovvero regime misto A + F + G). Per poter registrare le informazioni necessarie ad un calcolo corretto dell'iva in regime del margine, in Business sono anche previsti una tabella delle anagrfiche dei beni usati, nonché l'archivio dei movimenti dei beni usati. Per default, in caso di regime analitico in 'Anagrafica beni usati' (da menù Contabilità,| progressivi e utility | Manutenz. Anagrafica e movimenti beni usati) avrò tanti record quanti saranno i beni acquistati e ceduti; se il regime è FORFETTARIO avrò principalmente 3 record, uno per ogni tipo di percentuale di calcolo; se il regime è GLOBALE dovrei avere un solo record. Per facilitare la gestione, è possibile inserire nella tabella delle attività IVA, nella stessa riga dove è stato impostata la gestione dei beni usati, il codice del bene usato di default da proporre in fase di registrazioni eseguite da prima nota. In fase di registrazione, infatti , per ogni riga del castelletto IVA, dopo averla inserita o modificata, viene aperta una finestra per la richiesta dei dati relativi ai beni usati, passando come parametro il fatto che si tratti di un documento emesso o ricevuto. In quest'ultima finestra è possibile inserire diversi record, e nel dettaglio si dovrà impostare: codice del bene usato (se non presente in quanto trattasi di un acquisto darò la possibilità di accedere all'anagrafica beni usati per l'inserimento), quantità, importo, data documento, codice IVA di riferimento (uguale a quello della riga IVA su cui l'utente è posizionato nella finestra principale). A seconda che trattasi di un acquisto o una vendita si potrà selezionare il tipo di movimento specifico: fattura ricevuta: posso registrare solo ACQUISTI o INCREMENTI – segno 1 fattura emessa: posso registrare solo VENDITE – segno 1 nota accred emessa: posso registrare solo VENDITE – segno -1 nota accred ricevuta: posso registrare solo DECREMENTI – segno 1 Alla cancellazione della riga IVA il programma provvede automaticamente a cancellare anche i movimenti nell'archivio dei movimenti beni usati. Al salvataggio della registrazione il programma 'Gest. P.nota' controlla che, per ogni riga IVA, il totale dei movimenti nella tabella dei movimenti beni usati sia uguale all'imponibile. Cancellando definitivamente una registrazione precedentemente fatta, se non esistono altri record in archivio movimenti beni usati per quel bene, ed il regime è 'ANALITICO', il programma provvede a cancellare anche l'anagrafica del bene usato. Nel momento in cui l'utente deve scegliere un bene usato, il programma provvede a visualizzare solo i beni non ceduti totalmente (se di tipo ANALITICO), se di tipo FORFETTARIO o GLOBALE visualizzati sempre tutte le anagrafiche. Non è possibile gestire movimenti beni usati in registrazioni fatte in p.nota integrativa. Solo nelle nuove registrazioni viene testato che il bene in fase di analisi non sia CEDUTO. Per le ditte che vengono acquisite in corso d'anno, è possibile inserire lo storico dall'apposito programma di gestione beni usati (manut. anagr./movim. Beni usati). In questo è possibile creare nuove anagrafiche, nonché inserire movimenti di storico (solo se il bene non opera in regime forfettario). Nel caso di inserimento movimenti, sarà possibile eseguire solo operazioni di tipo 'ACQUISTO'. Se devono venir eseguiti storni (come nel caso di cessioni di beni all'estero in regime globale) occorrerà inserire righe di acquisto con segno negativo. Questa possibilità è data solo per beni i regime globale. Non possono venir modificati i record inseriti se la data di registrazione è precedente alla data ultima liquidazione IVA definitiva. La data dei movimenti deve essere sempre successiva a quella dell'ultima liquidazione IVA. In fase di salvataggio registrazione, la data di registrazione del movimento sui beni usati sarà impostata prendendo la data di competenza IVA. In liquidazione, verranno prelevati tutti i movimenti dall'archivio movim. Beni usati con data registrazione compresa nel periodo da liquidare e con codice IVA avente un'aliquota maggiore di 0. ATTENZIONE: per regime del margine ANALITICO non sono ammesse cessioni (vendite) parziali! Esempio di impostazione di un regime del margine IVA analitico Come prima cosa occorre creare dall'anagrafica ditta, una nuova attività IVA che ha come tipo regime del margine IVA il valore Analitico. Per la nuova attività IVA creata occorre generare il registro Vendite e quello Acquisti. Occore creare la medesima attività IVA e i rispettivi registri anche per l'anno precedente (impostare come Data Registraz. quella di fine anno). Per l'anno precedente occore anche entrare nelle liquidazioni periodiche per creare il record relativo all'IVA annuale dell'attività IVA del margine creata. Indicare se necessario l'eventuale valore del Credito costo beni usati regime globale. A questo punto è possibile creare dal programma dell'anagrafica dei beni usati i relativi beni da usare. Tale operazione non è obbligatoria, poiché in fase di inserimento delle registrazioni da prima nota è sempre possibile creare nuove anagrafiche tramite il pulsante gestione del relativo zoom. Durante la creazione di un'anagrafica bene usato è possibile inserire anche i movimenti (storico) senza avere così l'onere di inserire da prima nota tutte le registrazioni passate di quel bene. A questo punto occore creare le causali di contabilità che lavorano sui registri dell'attiività IVA del margine creata, magari duplicandole da quelle già presenti. A questo punto è possibile procedere con l'inserimento della registrazione di prima nota, la registrazione non ha nulla di particolare tranne al momento dell'inserimento della riga IVA, nella quale scatta la finestra della gestione del margine. In tale finestra occorre specificare i beni usati interessati, indicando il tipo di movimento, la quantità, l'importo e il flag di cessione (se stiamo registrando una vendita). La registrazione va poi completata senza altre differenze dalla normale gestione. In fase di liquidazione IVA si procederà normalmente come una qualsiasi liquidazione. Tale liquidazione mostrerà oltre alla solita stampa della liquidazione, anche la stampa relativa al prospetto del calcolo del margine. Il prospetto del calcolo dell'IVA del margine riporterà le informazioni relative al periodo di liquidazione. La stampa liquidazione IVA riporta oltre i soliti dati anche una parte che contiene le informazioni relative all'IVA del regime del margine. |