Gli obblighi comunitari | |||
Le aziende che operano acquisti e/o cessioni di merci con paesi comunitari, hanno particolari obblighi nella compilazione dei registri iva (indicazione dei valori in valuta estera, registri a parte, doppia imputazione delle fatture di acquisto in un registro vendite e in un registro acquisti) e nella liquidazione dell'iva. Hanno poi obblighi che riguardano la presentazione di appositi elenchi periodici, detti elenchi INTRA1 e INTRA2 (questi ultimi possono essere gestiti con un apposito modulo applicativo, fornito a richiesta, denominato 'Gestione Transazioni Intracomunitarie o Gestione Intrastat). Le seguenti note consentono di evidenziare le condizioni necessarie per assolvere gli obblighi del primo tipo sopra citati. Per quanto riguarda gli Acquisti Intracomunitari : 1 - se si preferisce (ma non è indispensabile), predisporre due nuovi registri iva destinati ad accogliere le registrazioni di fatture di acquisto intracomunitarie (un registro vendite ed un registro acquisti), inserendo nel programma 'Dati generali ultimi registri Iva def.' , in anagrafica ditta, per esempio, i registri 'V 2' e 'A 2'. 2 - predisporre la seguente causale contabile : (i codici attribuiti sono puramente esemplificativi) (la causale standard corrispondente è la 1503)
3 - predisporre la tabella degli stati esteri con le sigle automobilistiche (es. D F ecc.) e la tabella delle valute estere con le sigle delle monete (es. FFr per franchi francesi, ecc.); 4 - codificare i fornitori comunitari (cioè di altri paesi Cee) sull'anagrafico fornitori, indicando il loro codice iva (il corrispondente della ns. partita iva prefissato dal codice del paese) nel campo Codice fiscale, ed indicare nel campo 'Stato la sigla dello stato (es. D per Germania, ecc.); indicare inoltre nel campo 'Tipo soggetto Iva ' il valore 'Intracee' 5 - qualora sia disponibile anche il modulo 'Gestione Transazioni Intracomunitarie predisporre le tabelle 'Regime Statistico, 'Natura Transazionì e 'modalità di trasporto come previsto dalle tabelle contenute nel decreto 6 - registrare gli acquisti intracomunitari come segue (da gest. prima nota) : (supponiamo trattasi di una fattura da operatore tedesco di 1000 USD al cambio di EUR 1,00 per dollaro, da sottoporre a iva 20%)
7 - provvedere alla stampa dei registri iva n.2 vendite ed acquisti n. 2 (o dei registri soliti V1 e A1 ) e nella liquidazione iva del mese o del trimestre si terrà conto dell'iva a debito (seconda riga del castelletto Iva) del periodo e dell'iva a credito (Prima riga del castelletto Iva); Nella stampa dei registri verranno evidenziate con un asterisco le righe relative a acquisti/cessioni Intracomunitarie Per quanto riguarda le Cessioni Intracomunitarie : Per la registrazione delle fatture di vendita a clienti intracomunitarie occorre : 1 - predisporre la tabella degli stati esteri con le sigle automobilistiche (es. D F ecc.) e la tabella delle valute estere con le sigle delle monete (es. FFr per franchi francesi, ecc.); inserire nella tabella dei codici Iva un codice esenzione 'N.I. ART 41 DPR .../92' (a meno che non si utilizzi la tabella standard dei codici Iva; in tal caso usare uno dei codici iva già presenti nella tabella) 2 - inserire nelle anagrafiche clienti il loro codice iva (il corrispondente della ns. partita iva prefissato dal codice del paese) nel campo 'Codice fiscale', ed indicare nel campo 'Stato la sigla dello stato (es. D per Germania, ecc.); indicare inoltre nel campo 'Tipo soggetto Iva ' il valore 'Intracee' 3 - registrare le fatture di cessioni intracomunitarie nel solo registro iva vendite, con il codice esenzione di cui al punto 1 seguendo la numerazione delle altre fatture; stampare normalmente il registro iva vendite n.1. Nella stampa del registro verranno evidenziate con un asterisco le righe relative a cessioni Intracomunitarie. 4 - qualora sia disponibile anche il modulo 'Gestione Transazioni Intracomunitarie predisporre le tabelle 'Regime Statistico, Natura Transazioni e 'modalità di trasporto come previsto dalle tabelle contenute nel decreto |