Data ultimo aggiornamento: 14/04/2014

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La gestione dei corrispettivi

Per la legislazione IVA i corrispettivi possono essere gestiti in due modi diversi: in regime normale (o di scorporo) e in regime di ventilazione.

Nel primo caso, regime normale di scorporo, l'annotazione ai fini del registro Iva corrispettivi avviene indicando distintamente per ogni aliquota d'imposta la parte imponibile e la parte Iva. Questo sistema è utilizzato dalla maggior parte delle aziende che hanno operazioni soggette alla stessa aliquota, o al massimo a 2 o 3 aliquote, e quando risulta agevole distinguere le vendite in base all'aliquota applicata. L'Iva a debito sui corrispettivi viene determinata giorno per giorno, in modo analitico sulle vendite effettuate.

Col programma Gestione prima nota un corrispettivo è registrato come fosse una normale fattura di vendita, ma utilizzando un'apposita causale "CORRISPETTIVI", indicando in dare il conto CASSA anziché un conto clienti, e non imputando il numero del documento (che in tal caso non è obbligatorio). Per facilitare la registrazione esiste una funzionalità attivabile mediante il pulsante "Scorporo": se premuto dopo aver indicato nella colonna imponibile l'importo comprensivo di Iva, separa Imponibile ed Iva nelle due caselle relative.

Nel secondo caso, ventilazione, l'annotazione avviene senza indicare aliquote, imponibile e imposta per ogni aliquota, bensì indicando il totale del corrispettivo del giorno, Iva compresa, senza alcuna distinzione. In realtà, poiché la registrazione dev'essere effettuata col programma Prima Nota, occorre utilizzare un apposito codice Iva "99=Da ventilare" codificato nella tabella dei Codici Iva con "Tipo Iva = Da ventilare"; il codice Iva standard è "1300 = DA VENTILARE".

Ad esempio, si registra un'operazione del tipo:

Data reg.:

22/06/2014

Causale:

9 Corrispettivi (oppure: causale standard 1100 Corrisp. Incassato)

Num. Doc.:

0

Data Doc.:

22/06/2014 (=data del corrispettivo)

N. partita:

0/ /2014

Regis.Iva:

Corrispettivi 1

N. Protoc.:

0

Valuta:

0

Cambio:

0

Conto CF:

Dare CASSA

Importo:

600,00

Imp. Val:

0

Castelletto Iva:

Dare/Avere
Conto Iva
Cod.Iva
Imponibile
Imposta
Avere
12010002
99
600,00
0

Castelletto Contropartite: (dare)

Contropartita
Descrizione
Importo EUR
31010001
CORRISPETTIVI DA VENTILARE
600,00

In questo caso la determinazione dell'Iva a debito relativa ai corrispettivi avviene al momento della liquidazione mensile o trimestrale dell'Iva, ripartendo il totale dei corrispettivi del periodo (monte corrispettivi) per aliquota in base agli acquisti effettuati, distinti per aliquota, relativi agli stessi beni che sono venduti dall'azienda (acquisti di beni destinati alla rivendita).

Oltre al programma "Gestione Prima Nota", per la registrazione dei corrispettivi è possibile utilizzare, in regime normale o in regime di ventilazione (escluse le contabilità professionisti), il programma specializzato "Gestione Prima nota corrispettivi" (si veda il relativo paragrafo).

Il sistema della ventilazione è spesso utilizzato da supermercati, grandi magazzini, aziende che vendendo una vasta gamma di beni usano tutte le aliquote d'imposta e non è sempre agevole distinguere le vendite relative ad un'aliquota da quelle relative ad un'altra.

Per utilizzare questo sistema, in "Anagrafica ditta – Dati Iva per anno - Attività" spuntare la casella "Ventil corrispettivi" sull'attività principale. Se si gestiscono corrispettivi sia in regime di ventilazione che in regime normale, occorre predisporre almeno due diverse attività Iva, registri Iva separati per le due attività, e indicare in Anagrafica ditta - Dati aggiuntivi Iva, "Gestione Attività Iva" con "Separata per obbligo" o "Separata per opzione". Occorre poi predisporre una causale CORRISPETTIVI (per chi utilizza le causali standard usare la causale 1100, oppure la 3402 se ditta semplificata).

Ogni attività con corrispettivi in ventilazione opera come se avesse un totalizzatore virtuale monte acquisti, diviso per aliquota, in cui confluiscono tutti gli acquisti registrati come "beni destinati alla rivendita" sui registri acquisti della medesima attività Iva.

Poiché ai fini della ventilazione è importante distinguere gli acquisti di beni destinati alla rivendita dagli altri tipi di acquisto, al momento delle registrazioni di fatture di acquisto in Prima Nota si riporta il corretto valore nel campo di griglia Iva denominato "Tipo Acquisto". É possibile impostare tale informazione già nella tabella dei codici Iva, perciò la stessa aliquota d'imposta sarà da codificare con almeno due codici, uno "IVA 21% beni dest alla rivendita", un altro "IVA 21% altri beni e servizi".

Per ogni attività Iva il programma Stampa Liquidazione calcola il totale monte corrispettivi da ventilare del mese o del trimestre in liquidazione (es. 3.000,00) ed il totale monte acquisti per ventilazione suddiviso per aliquota (es. 1.000,00 al 10%, 500,00 al 21%); questi totali sono calcolati considerando solo le fatture e note di accredito da fornitore relative a beni destinati alla rivendita (tipo acquisto su rigo di prima nota castelletto Iva). Lo stesso programma ripartisce proporzionalmente il monte corrispettivi ai totali monte acquisti, ne scorpora l'Iva e stampa un Prospetto di Ventilazione; tale operazione è denominata infatti "Ventilazione dei Corrispettivi".

Ad esempio:

Aliquota
Acquisti
%inc.
Corrispettivi
Imponibile
Imposta
10%
1.000,00
66,6%
2.000,00
->
1.818,18
181,82
21%
500,00
33,3%
1.000,00
->
826,44
173,56
1.500,00
3.000,00

Se esiste la necessità di ventilare i corrispettivi con aliquote diverse da quelle applicate sulla registrazione degli acquisti, il cosiddetto "Salto d'aliquota" (per es. acquisto al 14% ma i corrispettivi debbono essere conteggiati al 21% di Iva), indicare il codice Iva da applicare ai corrispettivi nella tabella codici Iva per il codice relativo agli acquisti. Nell'esempio occorre indicare il codice Iva 21% nel record relativo all'aliquota acquisti 14%.

Da punto di vista operativo, per gestire corrispettivi in ventilazione occorre:

· registrare le fatture d'acquisto con le consuete causali, specificando nel castelletto Iva se si tratta d'importi che concorrono al monte acquisti (cioè se tipo acquisto = beni destinati alla rivendita) o no;

· registrare i corrispettivi giornalieri in Prima Nota con la consueta causale CORRISPETTIVI, indicando "CASSA" nel conto di partita (dare), uno o più ricavi o un conto del passivo "CORRISPETTIVI DA VENTILARE" nel castelletto contropartite (avere) per lo stesso importo, nel castelletto Iva una riga con codice Iva "DA VENTILARE" ed imponibile l'importo complessivo Iva compresa del corrispettivo del giorno;

· stampare a fine mese i registri corrispettivi a fini di controllo (i registri iva vanno stampati anche in definitivo, sebbene i registri corrispettivi fiscali siano comunque tenuti a mano su libri tradizionali;

· col programma Stampa Liquidazione Iva stampare anche il prospetto di ventilazione, che evidenzia la ripartizione dei corrispettivi del periodo sulla base dei totalizzatori monte acquisti coi valori cumulati degli acquisti di beni destinati alla rivendita dall'inizio dell'anno; la stampa definitiva della liquidazione aggiorna anche la tabella progressivi dei registri corrispettivi, coi valori ventilati, pertanto in caso si debba rielaborare un periodo in Stampa Liquidazione Iva, occorre riportare indietro anche tali tabelle;

· effettuata la liquidazione definitiva, in Gestione prima nota si registra un movimento contabile che storni l'Iva dai ricavi, chiudendo il saldo del conto CORRISPETTIVI DA VENTILARE (in dare) e registrare (in avere) distintamente CORRISPETTIVI (per la parte imponibile calcolata nel prospetto di ventilazione) e IVA VENDITE (per la parte d'imposta calcolata dal prospetto di ventilazione). Questa operazione può essere generata automaticamente dal programma "Stampa liquidazione Iva", se impostati l'apposito flag in "Anagrafica ditta - Dati aggiuntivi contabili" e le relative contropartite/causali in tabella Personalizzazione Contabilità generale. La liquidazione Iva di dicembre (o dell'ultimo trimestre) prevede per legge un ricalcolo su base annua del prospetto di ventilazione, perciò deve basarsi sul programma "Stampa liquidazione Iva" con selezionato il periodo "Annuale".

Corrispettivi in ventilazione con passaggio interno

Caso particolare che si riscontra in attività quali, ad esempio, il forno che vende anche il pane, tramite negozio annesso al laboratorio: la produzione del pane avviene nel FORNO (prima attività), che lo passa poi al NEGOZIO (seconda attività) che lo vende tramite corrispettivi.

In questo caso s'effettua una registrazione che riguarda solo l'IVA: il forno non opera mai cessioni verso il negozio, il negozio non effettua acquisti dal forno.

La normativa prevede che siano eseguite le registrazioni come fattura acquisto o fattura di vendita per la registrazione nei rispettivi registri, senza obbligo di emettere effettivamente la fattura, perciò occorre predisporre una causale apposita che movimenta due registri, uno acquisti ed uno vendite; tra le causali standard si può usare la causale 1580, con l'apposito flag per non esser stampata su libro giornale.

Occorre distinguere tuttavia due casi.

1° caso, nessuna delle due attività è in ventilazione: con una sola registrazione, compilo solo la sezione IVA con lo stesso codice IVA, sulla prima riga movimento il registro acquisti dell'attività NEGOZIO, con Iva su acquisti, imponibile 100, cod. IVA 10%, imposta 10; sulla seconda riga movimento il registro vendite dell'attività FORNO, con Iva vendite, con stessi imponibile, codice Iva e imposta. Il codice fornitore è un fornitore fittizio, con importo totale documento pari a zero.

Si consiglia di utilizzare comunque un codice Iva imponibile 10%, distinto dal codice solitamente utilizzato, col flag "Ammontare passaggi interni" spuntato, perché in dichiarazione annuale non sia considerato nel volume d'affari.

2° caso, due attività, la prima normale, la seconda in ventilazione: sulla prima riga movimento il registro acquisti dell'attività NEGOZIO, con Iva su acquisti, imponibile 100, codice IVA con percentuale 0% ma salto di aliquota 10%, imposta 0; sulla seconda riga movimento il registro vendite dell'attività FORNO, con IVA vendite, con stessi imponibile, codice Iva e imposta. Il codice fornitore è un fornitore fittizio con importo totale documento pari a zero.

In questo modo, come da normativa, non si espone l'imposta nel passaggio interno, ma ai fini della ventilazione il valore del pane passato dal forno al negozio è preso come fosse per il negozio un acquisto al 10%, tramite il meccanismo del salto di aliquota.

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