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L'Iva sulle fatture emesse nei confronti di enti pubblici e Stato può essere annoverata nel periodo di liquidazione relativo all'incasso della fattura anziché dell'emissione della fattura stessa (fatture con Iva ad esigibilità differita).
É possibile gestire la problematica relativa all'Iva ad esigibilità differita in due diverse modalità alternative:
- basando il collegamento degli incassi alle fatture emesse sulla gestione delle partite, cioè del numero partita (ed è l'unico sistema disponibile nelle versioni di Business precedenti la versione 9.0); richiede che i clienti e fornitori a cui si emettono o ricevono fatture ad esigibilità differita siano gestiti o 'a partite' oppure 'a partite e scadenze';
- basandosi su una gestione sganciata dalle partite, in relazione all'uso di causali specifiche (disponibile dalla rel 9.0 in poi), per cui non è necessario gestire i clienti e fornitori a partite.
Per scegliere tra le due modalità è sufficiente settare o resettare il check-box 'Gest. Iva ad esigibilità diffferita come release 8' nella finestra 'Dati aggiuntivi contabilità' del programma 'Anagrafica ditta'.
Per gli studi commerciali si consiglia la seconda opzione; per le aziende in cui si gestiscono le partite è più agevole utilizzare la prima opzione. In ogni modo occorre:
- prevedere un'apposita causale 'EMESSA FATT. IVA ES.DIFF', impostata come la causale 'EMESSA FATTURA' (detta causale ha sempre come indirizzamento un registro IVA Vendite, non un registro Iva in Sospensione, che non esiste più come casistica), ma con Tipo movimento 'Fattura Iva esig.diff.'. Scegliendo tra le causali standard, si può utilizzare la causale 1002 'FATT. CLIENTE IVA ES.DIFF'.
- Prevedere un'apposita causale per l'incasso di dette fatture, per es. 'INC. FATTURA AD ES. DIFF', con tipo movimento 'Inc.Fatt.Iva es.diff'.
- Prevedere una causale per l'emissione di nota di accredito con Iva ad esigibilità differita. Scegliendo tra le causali standard, si può utilizzare la 1021 'NOTA CRED CLI. IVA ES.DIFF'.
- Prevedere una casuale per il pagamento di note di accredito con Iva ad esigibilità differita. Per chi usa le causali standard, utilizzare la 2506 'PAG. NOTA CRED IVA ES.DIFF.'.
Gestione come rel. 8 :
Con questa gestione, in caso di note di accredito in diminuzione di fatture ad esegibilità differita, sono gestibili solo note di accredito con aliquote IVA uguali a quella indicata nella fattura originaria.
La partita utilizzata per la registrazione di note di accredito con Iva ad esigibilità differita DEVE ESSERE SEMPRE DIVERSA da quella della fattura a cui la nota di accredito si riferisce.
Utilizzando dette causali il programma Liquidazione Iva dopo aver conteggiato il totale dell'Iva su tutte le fatture emesse nel periodo, comprese quelle ad esigibilità differita, sottrae l'Iva relativa alle sole fatture emesse ad es. differita del periodo e aggiunge l'Iva relativa alle fatture incassate nel periodo (emesse nel periodo stesso o in periodi d'imposta precedenti). L'aggancio tra incasso e fattura originaria avviene tramite il numero partita.
Gestione rel 9.0 e successive (non basata sulle partite)
Con questa gestione è possibile distinguere le note di accredito in due tipologie :
- nota di accredito autonoma, non riferita ad una fattura specifica (sono sempre di questo tipo quelle emesse dopo che il cliente ha già saldato la fattura emessa); debbono essere 'pagate' al cliente.
- note di accredito a storno fattura; possono essere di questo tipo quelle emesse prima che il cliente abbia pagato la fattura a lui emessa.
Il programma di liquidazione Iva utilizza, infatti, un sistema diverso per i due tipi di note di accredito.
La causale per la nota d'accredito a storno fattura è la 1022 'NOTA CRED IVA ES.DIFF.ST.FT'.
Con questa metodologia, in Gestione prima nota:
- all'atto della registrazione dell'incasso relativo ad una fattura ad esigibilità differita, in uscita dal campo contenente l'importo incassato, sarà visualizzata una schermata contenente tutte le fatture ancora aperte e con saldo maggiore o uguale all'importo incassato; occorrerà obbligatoriamente selezionare una delle stesse, diversamente non sarà possibile salvare la registrazione. In base alla sezione DARE/AVERE dell'importo incassato saranno visualizzate le fatture oppure le note di accredito aperte. Al salvataggio saranno memorizzati sulla riga della registrazione di P.Nota gli estremi della fattura collegata all'incasso.
- In fase di registrazione di una nota di accredito, se la causale rimanda ad un'esigibilità differita di IVA, si potrà selezionare una fattura ancora aperta (così come per gli incassi, se la causale indica che la nota di accredito è a storno fattura), oppure inserirla come se fosse una fattura, ma non collegandola a alcun documento preesistente. Può essere il caso di note d'accredito emesse su fatture totalmente incassate in precedenza, e quindi con IVA interamente versata. Nel caso di nota d'accredito a storno fattura, il castelletto IVA deve contenere gli stessi codici IVA della fattura, o al massimo dei codici di esenzione; al momento non viene eseguito un controllo per verificare se, a parità di codice IVA, l'imponibile della nota è superiore a quello della fattura.
- In fase di liquidazione IVA, il programma in prima istanza determina quali registrazioni devono maturare l'IVA di fatture e sospese, quindi, per ognuno dei movimenti appena trovati, determina l'importo residuo da incassare della fattura collegata. L'importo residuo sarà dato dal totale fattura meno le note di accredito emesse fino al periodo da liquidare, meno gli incassi eseguiti in precedenza. Ottenuto tale importo, saranno inseriti nella tabella dei movimenti Iva nuovi record coi dati relativi ai dati presenti nel castelletto IVA della fattura originaria, ma con imponibile/IVA proporzionalizzati in base all'incassato su residuo da incassare. Ogni liquidazione IVA ricalcolerà i valori sopra esposti, a partire dall'ultima liquidazione eseguita in definitivo.
La modalità di calcolo dell'IVA da assegnare ad ogni incasso è la seguente:
INCASSATO / RESIDUO DA INCASSARE = X (valore numerico arrotondato al sesto decimale)
IVA DA VERSARE RESIDUA * X = IVA DA VERSARE
Il calcolo sopra esposto è eseguito per tutti i codici IVA presenti nella fattura di riferimento.
Note tecniche/limitazioni operative
- le note di accredito che si agganciano ad un fattura non possono avere codici IVA diversi da quelli indicati nella fattura di riferimento. Gli unici codici IVA alternativi ammessi sono quelli di esenzione/non imponibilità (il caso di IVA non detraibile art. 26);
- in questo tipo di gestione non sono ammessi codici IVA con % di indeducibilità diversa da 0;
- cancellazione di una fattura: non posso farlo se è stata incassata;
- modifica di una fattura: se è stata incassata, il castelletto IVA non può essere modificato;
- Cancellazione di una registrazione di incasso: è consentito;
- Modifica di un incasso: se cambio l'importo debbo riselezionare la fattura di riferimento;
- Creazione di nota di accredito a storno fattura: non posso usare codici IVA diversi da quelli della fattura, ad eccezione dei codici di esenzione;
- Modifica registrazione relativa a nota accred a storno fattura: è consentito;
- Cancellazione nota di accredito: è consentito;
- inserimento nota accred non a storno fattura: la inserisco come una, come in Business verione 8;
- modifica/cancellazione nota di accredito non a storno fattura: come per fattura ad esigibilità differita;
- Non è possibile registrare fatture ad esigibilità differita con data registrazione incasso/pagamento uguale alla data di registrazione della fattura.
Nelle stampe parametriche è a disposizione un report per visualizzare fatture/incassi – note di accredito collegate.
Modalità comuni ai due sistemi
Se si utilizza anche il modulo Vendite/Magazzino, occorre indicare il codice della causale fattura con Iva ad esigibilità differita nella tabella Personalizzazione Vendite, ed utilizzare per tali fatture una numerazione a parte (es. serie S), che può essere ricollegata nella tabella delle numerazioni al registro vendite principale o preferibilmente ad un secondo registro Vendite (non 'Sospensione', che, ripetiamo, non esiste più come casistica).
Oltre che per le fatture di vendita, è possibile specularmente utilizzare un meccanismo analogo per le fatture di acquisto e relativi pagamenti (cioè detrarre l'Iva al momento del pagamento della fattura di acquisto relativa -->Iva a detraibilità differita) con due causali 'RIC. FATT. CON IVA A DEDUC. DIFF.' (tipo movimento 'Fattura Iva esig.diff.') e PAGATA FATT. IVA A DED. DIFF.', con tipo Movimento 'Inc.Fatt.Iva es.diff'. Analogamente viene scomputata in liquidazione l'Iva su detti acquisti e aggiunta l'Iva su pagamenti di fatture di questo tipo effettuati nel periodo. Questo meccanismo interessa le aziende-enti pubblici, che detraggono l'Iva solo dopo aver pagato le fatture dei fornitori, i quali usufruiscono del beneficio della sospensione dell'imposta, appunto 'esigibilità differita'.
Un caso particolare da considerare è l'ipotesi in cui, quando si inizia ad utilizzare la procedura (es. al 01/01/2012), vi siano in sospeso alcune fatture con Iva ad esigibilità differita emesse nell'esercizio precedente. In tal caso occorre:
- inserire in Gestione P.Nota la fattura (o le fatture) in questione con data registrazione 2011, con l'apposita causale di cui sopra;
- nella registrazione della apertura dei conti in data 01/01/2012, aprire la partita relativa alla fattura in questione non con la causale 'APERTURA CONTI' ma con la causale 'RIAPERTURA CONTI' (vedi l'argomento relativo alle chiusure e riaperture dei conti), al fine di non conteggiare due volte tale partita nei partitari del cliente (a partite aperte e chiuse e a partite aperte);
- in Anagrafica ditta, indicare su Data ultima Reg. LG e Numero Ultima reg. LG rispettivamente 31/12/2011 e 9999, per escludere dalla stampa del Libro giornale le registrazioni del 2012;
- In Dati generali Ultimi reg. Iva definitivi, indicare reg. Vendite n. 1, data e numero ultima registrazione rispettivamente 31/12/2011 e 9999 (per escludere dalla stampa dei registri Iva vendite le registrazioni 2011).
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