La gestione dei corrispettivi | |||
I corrispettivi dal punto di vista della legislazione IVA possono essere gestiti in due modi diversi :
Nel primo caso, l'annotazione ai fini del registro iva corrispettivi avviene indicando distintamente per ogni aliquota di imposta la parte imponibile e la parte iva. Questo sistema viene utilizzato dalla maggior parte delle aziende che hanno operazioni soggette tutte alla stessa aliquota o al massimo a 2 o tre aliquote, e quando risulta comunque agevole distinguere le vendite in base all'aliquota applicata. L'iva a debito sui corrispettivi viene quindi determinata giorno per giorno, in modo analitico sulle vendite effettuate. Con il programma 'Gestione prima nota' un corrispettivo verrà registrato come fosse una normale fattura di vendita utilizzando però una apposita causale 'CORRISPETTIVì, indicando in dare il conto CASSA anzichè un conto clienti, e non imputando il numero del documento (che in tal caso non è obbligatorio). Per facilitare la registrazione, esiste un apposito pulsante Scorporo che premuto dopo aver indicato nella colonna imponibile l'importo comprensivo di Iva provvede a separare Imponibile ed Iva nelle due caselle relative. Nel secondo caso (ventilazione) l'annotazione avviene invece senza indicare aliquote, imponibile e imposta per ogni aliquota, bensì indicando il totale del corrispettivo del giorno, iva compresa, senza alcuna distinzione (in realtà, poiché la registrazione dee essere effettuata col programma Prima Nota, occorre necessariamente utilizzare un apposito codice Iva 99='Da ventilare' codificato nella tabella dei Codici Iva con tipo Iva 'Da ventilare'; codice iva standard : 1300 = DA VENTILARE). Si registra cioè una operazione del tipo:
In questo caso la determinazione dell'iva a debito relativa ai corrispettivi avviene al momento della liquidazione trimestrale o mensile dell'iva ripartendo il totale dei corrispettivi del periodo (monte corrispettivi) per aliquota in base agli acquisti effettuati (distinti per aliquota) relativi agli stessi beni che vengono venduti (acquisti di beni destinati alla rivendita) dall'azienda. NB: oltre al programma 'Gestione Prima Nota' è possibile anche utilizzare per la registrazione dei corrispettivi , in regime normale o in regime di ventilazione, (escluse le contabilità professionisti) il programma specializzato 'Gestione P.Nota corrispettivi' . Vedi la guida analitica. (Questo sistema, della ventilazione, viene spesso utilizzato da supermercati, alimentaristi, grandi magazzini, cioè aziende che vendendo una vasta gamma di beni hanno praticamente tutte le aliquote di imposta e non è sempre agevole distinguere le vendite relative ad una aliquota da quelle relative ad una altra aliquota.) Per utilizzare questo sistema, occorre predisporre nella tabella Attività l'attività principale o unica spuntando la casella 'Ventil.Corrispettivi'. (Qualora si abbiano da gestire sia corrispettivi in regime di ventilazione che in regime normale, occorre predisporre almeno 2 diverse attività Iva , registri iva separati per le due attività, e indicare nella anagrafica ditta , dati aggiuntivi iva, 'Gestione Attività Iva' con 'Separata per obbligo' oppure 'Separata per opzione'). Ogni attività con corrispettivi in ventilazione opera pertanto come avesse un totalizzatore virtuale monte acquisti diviso per aliquota in cui confluiscono tutti gli acquisti registrati come 'beni destinati alla rivendita' sui registri acquisti della medesima attività iva. Occorre poi predisporre una causale CORRISPETTIVI (per chi utilizza le causali standard usare la causale 1100 , oppure la 3402 se ditta semplificata) . Poiché ai fini della ventilazione è importante distinguere gli acquisti di beni destinati alla rivendita dagli altri tipi di acquisto, è fondamentale riportare al momento delle registrazioni di fatture di acquisto in Prima Nota Iva il corretto valore nel campo di griglia Iva denominato 'Tipo Acquisto'. Per agevolare tale scelta è possibile impostare già nella tabella dei codici Iva tale informazione : questo normalmente richiede che la stessa aliquota d'imposta sarà da codificare con almeno due codici uno per es. 'IVA 20% beni dest. alla rivendita', un altro 'IVA 20% altri beni e servizi' Il procedimento utilizzato dalla procedura per la determinazione dell'iva con corrispettivi in regime di ventilazione è il seguente (supponiamo per ora di avere un unico registro iva acquisti ed un unico registro corrispettivi). Il programma Stampa Liquidazione Iva provvede (per ogni attività iva) a calcolare il totale monte corrispettivi da ventilare del periodo (cioè del mese o del trimestre in liquidazione) (es. 3.000,00) ed il totali monte acquisti per ventilazione suddiviso per aliquota (es. 1.000,00 al 10%, 500,00 al 20%) ; questi totali sono calcolati considerando solo le fatture e note di accr. da fornitore relative a beni destinati alla rivendita (tipo acquisto su rigo di prima nota castelletto iva). Lo stesso programma ripartisce il monte corrispettivi in modo proporzionale ai totali monte acquisti, ne scorpora l'iva e stampa un prospetto chiarificatore (Prospetto di Ventilazione) ) (tale operazione è denominata infatti 'Ventilazione dei Corrispettivì). Sulla base delle nostre ipotesi avremo :
Se esiste la necessità di ventilare i corrispettivi con aliquote diverse da quelle applicate sulla reg. degli acquisti (il cosiddetto 'Salto di aliquota') (per es. acquisto al 14% ma i corrispettivi debbono essere conteggiati al 20% di Iva) , indicare il codice iva da applicare ai corrispettivi nella tabella codici iva per il codice iva relativo agli acquisti Nell'esempio inidcare il cod. iva 20% nel record relativo all'aliquota acquisti 14%. Da punto di vista operativo , per gestire corrispettivi in ventilazione occorre :
Attenzione ! La liquidazione dell'iva di dicembre (o dell'ultimo trimestre), che prevede per legge un ricalcolo su base annua del prospetto di ventilazione, deve basarsi sul programma 'LiquidazioneIVa' con selezionato il peroido 'Annuale'. Caso particolare : corrispettivi in ventilazione con passaggio interno Esempio: il forno che fa anche la vendita del pane tramite negozio annesso al laboratorio: la prima attività FORNO, la seconda attività NEGOZIO: la produzione del pane avviene nel forno, che lo passa poi al negozio, che provvede alla vendita tramite corrispettivi. Occorre effettuare una registrazione che riguarda solo l'IVA: il forno non avrà mai cessioni al negozio, il negozio non avrà acquisti dal forno! La normativa prevede che debbano essere eseguite delle registrazioni come fattura acquisto/fattura di vendita per la registrazione nei rispettivi registri, senza obbligo di emettere la fattura effettivamente. Occorre per gestire questo caso predisporre una causale apposita che movimenta due registri, uno acquisti ed uno vendite ; per chi usa le causali standard usare la causale 1580. N.B.: la causale deve avere l'apposito flag per non venir stampata su libro giornale. Occorre distinguere tuttavia due casi : 1° caso: le due attività non sono (nessuna delle due) in ventilazione: con una sola registrazione, compilo solo la sezione IVA con lo stesso codice IVA: su un prima riga movimento il registro acquisti dell'attività NEGOZIO , con Iva su acquisti, imponibile 100, cod. IVA 20% (codice iva standard :1280) imposta 20; sulla seconda riga moviementaremo il registro vendite della attività FORNO, con IVA vendite, sempre con stesso imponibile, codice iva e imposta. Il cod. fornitore sarà un fornitore fittizio con importo tot. Documento uguale a zero. Si consiglia di utilizzare comunque un codice iva impon ibile 20% , ma distinto dal codice solitamente utilizzato, con il flag 'ammontare passaggi interni' spuntato, per far si che in dich. annuale non venga considerato nel volume d'affari; vedi cod. iva 1280 dei codici standard. 2° caso: le due attività con la prima normale, la seconda in ventilazione: su un prima riga, movimento il registro acquisti dell'attività NEGOZIO , con Iva su acquisti, imponibile 100, cod. IVA con percentuale 0% ma salto di aliquota 20% (vedi codice iva standard 1281) imposta zero; sulla seconda riga movimenteremo il registro vendite della attività FORNO, con IVA vendite, sempre con stesso imponibile, codice iva e imposta. Il cod. fornitore sarà un fornitore fittizio con importo tot. Documento uguale a zero. In questo modo non si espone l'imposta nel passaggio interno (come norma vuole), ma ai fini della ventilazione il valore del pane passato dal forno al negozio viene preso come fosse (per il negozio) un acquisto al 20% (tramite il meccanismo del salto di aliquota). |