Data ultimo aggiornamento: 31/07/2013

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Il piano dei conti di contabilità generale

Ogni piano dei conti è costruito su 4 o, eccezionalmente, su 3 livelli, denominati Gruppo, Classe, Mastro e Sottoconto. Si può parlare più correttamente di piani dei conti su 3+1 livelli (o 2+1 livelli), in quanto il primo livello è sempre di raggruppamento: non entra cioè nella codifica gerarchica dei sottoconti, cioè dell'ultimo livello. Ogni livello ha una sua codifica: cioè esiste per ogni Gruppo un codice gruppo, per ogni Mastro un codice mastro, e per ogni Sottoconto un codice sottoconto.

Come costruire un piano dei conti

Per iniziare occorre creare una 'tipologia PDC' (percorso del menù 1.5.1), stabilendo quale delle 5 diverse strutture di codifica si vuole utilizzare per rappresentare gli ultimi 3 (o 2) livelli del PDC. Intendendo C=classe, M=mastro, S=sottoconto, le 5 diverse possibilità sono:

  • CCCMMSSSS : 3 cifre per la classe, 2 per il mastro per ciascuna classe, 4 per i sottoconti all'interno di ciascun mastro;
  • CCMMSSSSS : 2 cifre per la classe, 2 per il mastro per ciascuna classe, 5 per i sottoconti all'interno di ciascun mastro;
  • MMMSSSSSS : 3 per il mastro per ciascuna classe, 6 per i sottoconti all'interno di ciascun mastro; questo tipo di struttura, utilizzata eccezionalmente, prevede un'unica classe 0, che non appare;
  • CCMSSSSSS : 2 cifre per la classe, 1 per il mastro per ciascuna classe, 6 per i sottoconti all'interno di ciascun mastro;
  • CCSMSSSSS : 3 cifre per la classe, 1 per il mastro per ciascuna classe, 5 per i sottoconti all'interno di ciascun mastro.

Il livello Gruppo è sempre esterno, a monte del livello classe. Consigliamo, nel dubbio, di utilizzare la struttura standard CCCMMSSSS.

Scelta la struttura, prima di procedere con la codifica, si consiglia di compilare sulla carta un prospetto provvisorio del tipo:


Gruppo	 Classe	Mastro		Sottoconto
--------------------------------------------------------------------
1  ATTIVITà
	1  LIQUIDITA'
		1  CASSA
				1 Cassa
	2  BANCHE CREDITI A BREVE
		1  BANCHE C/C
				1 Cassa Risp. Rimini
				2 Credito Italiano
				3 Banca Commerciale
		2  BANCHE C/SBF
				1 Cassa Risparmio C/SBF
				2 Credito Italiano C/sbf
	3  PORTAFOGLIO
		1  EFFETTI
				1 Effetti attivi emessi
				2 Cessioni 
		2  TITOLI
				1 Titoli di stato
				2 Titoli obbligazionari e altri
	4  CLIENTI
		1  CLIENTI ITALIA
				1 Rossi Gino & C. snc
				2 Bianchi & Donati Sas
				3 Beta Spa
				.....
		2  CLIENTI ESTERO
				1 Browning Lim.
				2 Schmidt Ag.
				.....
	5  ALTRI CREDITI A BREVE
		1  CREDITI DIVERSI
				1 Soci C/Conferimenti
				.....
	6  RIMANENZE
		1  RIMANENZE
				1 Rimanenze Materie P.
				2 Rimanenze Prodotti 
				3 Rimanenze Semilavorati
		2  .....
2  PASSIVITà
	11 FORNITORI 
		1  FORNITORI ITALIA
				1 Beta Utensili Spa
				2 Fiat Agri
				.....
		2  FORNITORI ESTERO
				1 Basf A.G.
				2 Du Pont Corporation
				.....
	12 ALTRI DEBITI A BREVE
		1  DEBITI DIVERSI
				1 Erario C/Ritenute 
				2 INPS C/Contributi
				3 Dipendenti C/retrib.
				.....
		2  ERARIO C/I.V.A.
				1 I.V.A. su vendite
				2 I.V.A. su acquisti
				3 I.V.A. cred.precedente
				4 I.V.A. c/liquidazione
				.....
	19  CAPITALE NETTO
		1  CAPITALE NETTO
				1 Capitale Sociale
				2 Fondi Riserva Ord.
				3 Utili d'esercizio
				4 Utili Es. precedente
				....
3  COSTI
	23  RIMANENZE INIZIALI
		1  RIMANENZE INIZIALI MAGAZZINO
				1 Rim. Iniz. Materie P.
				2 Rim. Iniz. Prodotti
				3 Rim. Iniz. Semilav. 
		2  RISCONTI
				1 ....
				2 .....
	24  ACQUISTI
		1  ACQUISTI
				1 Acq. Materie
				2 Acq. Semilavorati
				3 Acq. Imballi
				.....
	26  SPESE GENERALI
		1  SPESE GENERALI
				1 Telefono
				2 Consulenze tecniche
				3 Energia elettrica
				.....
		.....
	32  RISULTATO D'ESERCIZIO
		1  RISULTATO D'ESERCIZIO
				1 Risultato d'esercizio
4  RICAVI
	41 VENDITE
		1  VENDITE PRODOTTI
				1 Vend. Prodotti
				2 Lavor. c/Terzi
				.....
		2 RICAVI ACCESSORI DI VENDITA
				1 ....
	42  PROVENTI DIVERSI
		1  PLUSVALENZE E SOPRAVVENIENZE
				1 Plusvalenze patrim. 
				2 Sopravvenienze Attive
	44  RIMANENZE FINALI
		1  RIMANENZE FINALI MAGAZZ.
				1 Rim. Fin. Materie P.
				2 Rim. Fin Prodotti
				3 Rim. Fin. Semilav. 
				....
5  CONTI D'ORDINE
	51 BENI DI TERZI
		1  BENI DI TERZI (ATTIVO)
				1 Cauzione Amministr.
	52 BENI DI TERZI
		1  BENI DI TERZI (PASSIVO)
				1 Ammin. C/Cauzione   
6  CONTI RIEPILOGATIVI 
	61  CONTI RIEPILOGATIVI
		1  CONTI RIEPILOGATIVI
				1 Bilancio D'apertura
				2 Profitti & Perdite
				3 Bilancio di Chiusura

La formazione del piano dei conti è completamente libera dal punto di vista del grado di analiticità dei vari gruppi, classi, mastri e sottoconti. Quella sopra riportata è un esempio di piano dei conti "minimale", visto che prevede solo 6 gruppi, ma con sempre maggior grado di analiticità se ne possono inserire fino a 99, così come le classi possono essere fino a 999, i mastri fino a 99 per classe, i sottoconti fino a 9999 per ogni mastro, anche in dipendenza della struttura di codifica prescelta.

Sono previsti fino a 9 mastri riguardanti clienti e fino a 9 mastri riguardanti fornitori, anche se di norma i clienti e i fornitori sono raggruppati in 1, 2 o 3 mastri. Nell'esempio sopra i clienti sono suddivisi in 2 mastri CLIENTI ITALIA e CLIENTI ESTERO e i fornitori sono suddivisi in un unico mastro FORNITORI.

Non è possibile, anche perchè errato dal punto di vista della pura logica contabile, definire gruppi contenenti classi/mastri indirizzati su diversi prospetti di bilancio, come ad esempio un gruppo che contenga una classe o un mastro CREDITI DIVERSI, che va nello stato patrimoniale, ed un mastro SPESE GENERALI, che va nel conto economico. Analogamente è errato definire mastri contenenti sottoconti che siano esposti in prospetti diversi, come ad esempio un mastro che abbia tra i suoi sottoconti la CASSA, attività dello stato patrimoniale, e il conto ENERGIA ELETTRICA, che è un costo e va nel c/economico.

Conti da prevedere nel piano dei conti

  • I conti I.V.A. SU ACQUISTI e I.V.A. SU VENDITE;
  • i conti STATO PATRIMONIALE (oppure BILANCIO DI APERTURA e BILANCIO DI CHIUSURA) e PROFITTI E PERDITE, in un apposito mastro CONTI DI RIEPILOGO, a sua volta appartenente ad un separato gruppo CONTI DI RIEPILOGO;
  • i conti accesi alle RIMANENZE nell'attivo, altri accesi alle RIMANENZE INIZIALI nei costi, o componenti negativi di reddito, e alle RIMANENZE FINALI nei ricavi, o componenti positivi di reddito;
  • un conto UTILE D'ESERCIZIO nel passivo, normalmente tra i conti di capitale, ed un conto RISULTATO D'ESERCIZIO nei costi (o tra i conti di reddito, solitamente in un apposito mastro RISULTATO D'ESERCIZIO).

Inoltre la tabella 'Personalizzazione Contabilità generale' richiama una serie di conti, la cui indicazione è necessaria per eseguire alcune elaborazioni, come le chiusure e riaperture dei conti in automatico a fine esercizio, i ratei e risconti attivi e passivi.

Se si gestisce anche il portafoglio effetti, e/o se al modulo di contabilità è agganciato il modulo di GESTIONE VENDITE o di GEST.MAGAZZINO, occorre prevedere anche i seguenti conti:

  • un conto EFFETTI ATTIVI o EFFETTI IN PORTAFOGLIO, gestito a partite e a scadenze;
  • un conto ABBUONI ED ARROT. PASSIVI e un conto ABBUONI ED ARROTONDAMENTI ATTIVI;
  • il conto CASSA;
  • uno o più conti distinti destinati ad accogliere gli addebiti ai clienti in fattura relativi alle spese di incasso, alle spese di bolli, alle altre spese accessorie, come le spese di trasporto (RIMBORSI SPESE EM.TRATTA E BOLLI, RIMBORSI SPESE TRASPORTO ecc.);
  • uno o più conti distinti destinati ad accogliere gli addebiti dei fornitori in fattura relativi alle spese di incasso, alle spese di bolli, alle altre spese accessorie (es. spese di trasporto);
  • un conto OMAGGI A CLIENTI, tra i costi, ed un conto OMAGGI DA FORNITORI, tra i ricavi.

Una volta compilato il prospetto del piano dei conti, si provvede all'inserimento (codifica) del piano stesso nel seguente ordine:

  • codifica tipo piano dei conti;
  • codifica gruppi (inserimento tabella gruppi);
  • codifica classi (inserimento della tabella classi);
  • codifica mastri (inserimento tabella mastri);
  • codifica sottoconti (inserimento archivio anagr. sottoconti).

Quindi si completa il PDC della ditta con l'inserimento di:

  • codifica clienti (inserimento archivio anagr. clienti della ditta);
  • codifica fornitori (inserimento archivio anagr. fornitori della ditta);

In effetti, i clienti ed i fornitori non sono altro che i sottoconti dei mastri Clienti e Fornitori; per clienti si intendono solo i soggetti verso cui si emette fattura ai fini I.V.A.; i clienti del negozio o dell'ambulante (i clienti del dettaglio) non sono perciò considerati clienti ai fini della contabilità, a meno che l'azienda non debba emettere fattura nei loro confronti.

Se s'intende gestire il portafoglio effetti occorre che i clienti, almeno quelli con pagamento RB, siano gestiti a partite e scadenze. Se si prevede di utilizzare programmi specializzati per la registrazione di pagamenti, come Gestione prima nota da Scadenze, oppure per gli incassi Rimesse dirette clienti, è necessario gestire i fornitori a partite e scadenze.

Dopo aver provveduto alla codifica (ma anche durante la fase di imputazione di tali dati) si consiglia di stampare il piano dei conti con l'apposito report Stampa Piano dei Conti (da Stampe parametriche), quale verifica del lavoro svolto.

L'espressione codice mastro è da intendersi come l'unione del codice classe e dell'identificativo del mastro all'interno della classe. Per esempio :


  Codice classe = 002 (Banche)
  id. mastro      = 01 (Banche c/c)
  -------> codice mastro = 00201 ossia 201 (Banche C/C)
  

L'espressione codice conto è da intendersi come un codice che è l'unione del codice classe, dell'identificativo del mastro e del codice sottoconto. Per es.:

Codice classe = 002 (Banche)
id. mastro = 01 (Banche c/c)
Codice sottoc = 0001
-------> codice conto = 002010001 ossia 2010001 (Banca Nazionale del Lavoro C/C)

L'espressione codice cliente è da intendersi come il codice conto riferito ad un cliente (il mastro è un mastro-clienti); idem per codice fornitore, codice conto riferito ad un fornitore.

  Codice classe = 004 (Clienti )
  Id. mastro      = 01  (Clienti italia)
  Codice sottoc = 0001
  -------> codice cliente = 004010001 ossia 4010001 ( Rossi Gino & C.)
  

Nella codifica dei mastri va identificata in modo puntuale la tipologia di mastro, con l'apposito campo combo-box della griglia; in particolare occorre contrassegnare i mastri che accolgono i clienti e quelli che accolgono i fornitori.

Per creare un piano dei conti secondo la codifica MMMSSSSSS, occorre creare un gruppo con codice 1, una classe con codice 0, quindi i vari mastri collegati all'unica classe con codice 0. Il dettaglio, se stato patrimoniale o conto economico, viene fatto direttamente sul mastro.

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