Data ultimo aggiornamento: 27/07/2012

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IVA ad esigibilità differita

L'Iva sulle fatture emesse nei confronti di enti pubblici (e Stato) può essere conteggiata nel periodo di liquidazione relativo all'incasso della fattura anziché dell'emissione della fattura stessa (fatture con Iva ad esigibilità differita).

è possibile gestire la problematica relativa all'iva ad esig. Differita in due diverse modalità alternative :

  • basando il collegamento degli incassi alle fatture emesse sulla gestione delle partite, cioè del numero partita (questo è l'unico sistema disponibile nelle versioni di Business precednti la versione 9.0); richiede che i clienti (e fornitori, nel caso) a cui si emettono (o ricevono) fatture ad esigibilità differita siano gestiti o 'a partite' oppure 'a partite e scadenze' (come solitamente si fa in installazioni aziendali di Business)
  • oppure basandosi su una gestione sganciata dalle partite, in relazione all'uso di causali specifiche (disponibile dalla rel 9.0 in poi); non è necessario gestire i clienti e fornitori a partite.

Per scegliere tra le due modalità sopra indicate è sufficiente settare (o resettare) il check-box ('Gest. Iva ad esigibilità diffferita come release 8') nella finestra 'dati aggiuntivi contabilità' del programma 'Anagrafica ditta'.

Per gli studi commerciali si consiglia la seconda opzione; per le aziende ove si gestiscano le partite può essere più agevole utilizzare i meccanismi associati alla prima opzione.

Per gestire questa casistica occorre comunque :

  • prevedere una apposita causale 'EMESSA FATT. IVA ES.DIFF' che è fatta come la causale 'EMESSA FATTURA ' (attenzione ! Detta causale ha sempre come indirizzamento un registro IVA Vendite, non un registro Iva in Sospensione , che non esiste più come casistica !) ma con Tipo movimento 'Fattura Iva esig.diff.' Utilizzando le causali standard, può essere utilizzata la causale 1002 'FATT. CLIENTE IVA ES.DIFF'
  • Prevedere una apposita causale per l'incasso di dette fatture, per es. 'INC. FATTURA AD ES. DIFF', con tipo movimento 'Inc.Fatt.Iva es.diff'
  • Prevedere una causale per l'emissione di nota di accredito con iva ad esigibilità differita. Se si usano casuali standard, utilizzare la 1021 'NOTA CRED CLI. IVA ES.DIFF'
  • Prevedere una casuale per il pagamento di note di accredito con iva ad esigibilità differita. Per chi usa le causali standard, utilizzare la 2506 'PAG. NOTA CRED IVA ES.DIFF.'

Gestione come rel. 8 :

ATTENZIONE: con questa gestione, in caso di note di accredito in diminuzione di fatture ad esegibilità differita, sono gestibili solo note di accredito con aliquota/e IVA uguale/i a quella indicata nella fattura originaria!

La partita utilizzata per la registrazione di note di accredito con iva ad esigibilità differita DEVE ESSERE SEMPRE DIVERSA da quella della fattura a cui la nota di accredito si riferisce.

Utilizzando dette causali il programma Liquidazione Iva dopo aver conteggiato il totale dell'iva su tutte le fatture emesse nel periodo (comprese quelle ad esigibilità differita) andrà a defalcare l'iva relativa alle sole fatture emesse ad es. differita del periodo e ad aggiungere l'iva relativa alle fatture incassate nel periodo (emesse nel periodo stesso o in periodi di imposta precedenti). L'aggancio tra incasso e fattura originaria avviene in virtù del numero partita.

Gestione rel 9.0 e successive (non basata sulle partite)

Con questa gestione è possibile distinguere le note di accredito in due tipologie :

  • nota di accredito autonoma, non riferita ad una fattura specifica (sono sempre di questo tipo quelle emesse dopo che il cliente ha già saldato la fattura emessa); debbono essere 'pagate' al cliente.
  • note di accredito a storno fattura ; possono essere di questo tipo quelle emesse prima che il cliente abbia pagato la fattura a lui emessa

Il programma di liquidazione iva utilizza, infatti, un sistema diverso per i due tipi di note di accredito.

La causale per la nota di accredito a storno fattura e la 1022 'NOTA CRED IVA ES.DIFF.ST.FT' .

Con questa metodologia di gestione, in gestione prima nota:

  • all'atto della registrazione dell'incasso relativo ad una fattura ad esigibilità differita, in uscita dal campo contenente l'importo incassato, verrà visualizzata una schermata contenente tutte le fatture ancora aperte e con saldo maggiore o uguale all'importo incassato; occorrerà obbligatoriamente selezionare una delle stesse, diversamente non sarà possibile salvare la registrazione. In base alla sezione DARE/AVERE dell'importo incassato verranno visualizzate le fatture oppure le note di accredito aperte. Al salvataggio verranno memorizzati sulla riga della registraione di P.Nota gli estremi della fattura collegata all'incasso.
  • In fase di registrazione di una nota di accredito, se la causale rimanda ad un esigibilità differita di IVA, si potrà o selezionare una fattura ancora aperta (così come per gli incassi se la causale indica che la nota di accredito è a storno fattura), oppure inserirla come se fosse una fattura, ma non collegandola a nessun documento preesistente. (Può essere il caso di note di accredito emesse su fatture totalmente incassate in precedenza, e quindi con IVA interamente versata). Nel caso di nota di accredito a storno fattura, il castelletto IVA dovrà contenere gli stessi codici IVA della fattura, o al massimo dei codici di esenzione; al momento non viene eseguito un controllo per verificare se, a parità di codice IVA, l'imponibile della nota è superiore a quello della fattura.
  • In fase di liquidazione IVA il programma provvederà in prima istanza a determinare quali registrazioni devono andare a maturare IVA di fatture e sospese, quindi, per ognuno dei movimenti appena trovati, provvederà a determinare l'importo residuo da incassare della fattura collegata (l'importo residuo sarà dato dal totale fattura meno le note di accredito emesse fino al periodo da liquidare, meno gli incassi eseguiti in precedenza). Ottenuto tale importo verranno inserite nella tabella dei movimenti iva nuovi record con i dati relativi ai dati presenti nel castelletto IVA della fattura originaria, ma con imponibile/IVA proporzionalizzati in base all'incassato su residuo da incassare. Ogni liquidazione IVA provvederà a ricalcolare i valori sopra esposti a partire dall'ultima liquidazione eseguita in definitivo.

La modalità di calcolo dell'IVA da assegnare ad ogni incasso è la seguente:

INCASSATO / RESIDUO DA INCASSARE = X (valore numerico arrotondato al sesto decimale)

IVA DA VERSARE RESIDUA * X = IVA DA VERSARE

Il calcolo sopra esposto verrà eseguito per tutti i codici IVA presenti nella fattura di riferimento.

Attenzione: le note di accredito che si agganciano ad un fattura non possono avere codici IVA diversi da quelli indicati nella fattura di riferimento. Gli unici codici IVA alternativi ammessi sono quelli di esenzione/non imponibilità (il caso di IVA non detraibile art. 26).

N.B.: in questo tipo di gestione non sono ammessi codici IVA con % di indeducibilità diversa da 0!

Note tecniche/limitazioni operative:

  • cancellazione di una fattura: non posso farlo se è stata incassata
  • modifica di una fattura: se è stata incassata, il castelletto IVA non può essere modificato
  • Cancellazione di una registrazione di incasso: è consentito.
  • Modifica di un incasso: se cambio l'importo debbo riselezionare la fattura di riferimento
  • Creazione di nota di accred a storno fattura: non posso usare codici IVA diversi da quelli della fattura, ad eccezione dei codici di esenzione
  • Modifica registrazione relativa a nota accred a storno fattura: è consentito
  • Cancellazione nota di accredito: è consentito
  • inserimento nota accred non a storno fattura: la inserisco come una, come in business verione 8
  • modifica/cancellazione nota di accredito non a storno fattura: come per fattura ad esigibilità differita.

Nelle stampe parametriche è a disposizione un report per visualizzare fatture/incassi – note di accred collegate.

N.B.: Non è possibile registrare (non è gestito!) fatture ad esigibilità differita con data registrazione incasso/pagamento uguale alla data di registrazione della fattura!

Norme comuni ai due sistemi

Se si utilizza anche il modulo Vendite/Magazzino, occorre indicare il codice della causale fattura con iva ad esig. differita nella tabella Personalizzazione Vendite, ed utilizzare per tali fatture una numerazione a parte (es. serie S o altro) che può essere ricollegata (nella tabella delle numerazioni) al registro vendite principale oppure (preferibile, solitamente) ad un secondo registro Vendite (anche qui : 'Vendite' , non 'Sospensione' !).

Oltre che per le fatture di vendita, è possibile specularmente utilizzare un meccanismo analogo per le fatture di acquisto e relativi pagamenti (cioè detrarre l'iva al momento del pagamento della fattura di acquisto relativa) (Iva a detraibilità differita) con due causali 'RIC. FATT. CON IVA A DEDUC. DIFF.' (tipo movimento 'Fattura Iva esig.diff.') e PAGATA FATT. IVA A DED. DIFF.' Con tipo Movimento 'Inc.Fatt.Iva es.diff' . Analogamente viene scomputata in liquidazione iva l'iva su detti acquisti e aggiunta l'iva su pagamenti di fatture di questo tipo effettuati nel periodo (questo meccanismo può interessare le aziende-enti pubblici, che possono detrarre l'iva solo dopo aver pagato le fatture dei fornitori , i quali usufruiscono del beneficio della sopsensione dell'imposta, appunto 'esigibilità differita').

Un caso particolare da considerare è l'ipotesi in cui quando si inizia ad utilizzare la procedura (es. al 1/1/2002) vi siano in sospeso alcune fatture con iva ad esigibilità differita emesse nell'esercizio precedente . In tal caso occorre :

  1. inserire in Gestione P.Nota Iva la fattura (o le fatture) in questione con data registrazione 2001 con l'apposita causale di cui sopra
  2. nella registrazione della apertura dei conti in data 1/1/02, aprire la partita relativa alla fattura in questione non con la causale 'APERTURA CONTI' ma con la causale 'RIAPERTURA CONTI' (vedi l'argomento relativo alle chiusure e riaperture dei conti) al fine di non conteggiare nei partitari (a partite aperte e chiuse e a partite aperte) del cliente due volte tale partita
  3. in anagrafica azienda, indicare su Data ultima Reg. LG e Numero Ultima reg. LG rispettivamente 31/12/01 e 9999 (al fine di escludere dalla stampa del libro giornale le registrazioni del 2002)
  4. In Dati generali Ultimi reg. Iva definitivi, indicare reg. Vendite n. 1 data e numero ultima registrazione rispettivamente 31/12/01 e 9999 (al fine di escludere dalla stampa dei registri Iva vendite le registrazioni 2001)
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