| L'Iva sulle fatture emesse nei confronti di enti pubblici (e Stato) può 
      essere conteggiata nel periodo di liquidazione relativo all'incasso della 
      fattura anziché dell'emissione della fattura stessa (fatture con Iva ad 
      esigibilità differita). è possibile gestire la problematica relativa all'iva ad esig. Differita 
      in due diverse modalità alternative : 
        basando il collegamento degli incassi alle fatture emesse sulla 
        gestione delle partite, cioè del numero partita (questo è l'unico 
        sistema disponibile nelle versioni di Business precednti la versione 
        9.0); richiede che i clienti (e fornitori, nel caso) a cui si emettono 
        (o ricevono) fatture ad esigibilità differita siano gestiti o 'a 
        partite' oppure 'a partite e scadenze' (come solitamente si fa in 
        installazioni aziendali di Business) 
        oppure basandosi su una gestione sganciata dalle partite, in 
        relazione all'uso di causali specifiche (disponibile dalla rel 9.0 in 
        poi); non è necessario gestire i clienti e fornitori a partite.  Per scegliere tra le due modalità sopra indicate è sufficiente settare 
      (o resettare) il check-box ('Gest. Iva ad esigibilità diffferita come 
      release 8') nella finestra 'dati aggiuntivi contabilità' del programma 
      'Anagrafica ditta'. Per gli studi commerciali si consiglia la seconda opzione; per le 
      aziende ove si gestiscano le partite può essere più agevole utilizzare i 
      meccanismi associati alla prima opzione. Per gestire questa casistica occorre comunque : 
       
        prevedere una apposita causale 'EMESSA FATT. IVA ES.DIFF' che è 
        fatta come la causale 'EMESSA FATTURA ' (attenzione ! Detta causale ha 
        sempre come indirizzamento un registro IVA Vendite, non un registro Iva 
        in Sospensione , che non esiste più come casistica !) ma con Tipo 
        movimento 'Fattura Iva esig.diff.' Utilizzando le causali standard, può 
        essere utilizzata la causale 1002 'FATT. CLIENTE IVA ES.DIFF' 
        Prevedere una apposita causale per l'incasso di dette fatture, per 
        es. 'INC. FATTURA AD ES. DIFF', con tipo movimento 'Inc.Fatt.Iva 
es.diff'
        Prevedere una causale per l'emissione di nota di accredito con iva 
        ad esigibilità differita. Se si usano casuali standard, utilizzare la 
        1021 'NOTA CRED CLI. IVA ES.DIFF' 
        Prevedere una casuale per il pagamento di note di accredito con iva 
        ad esigibilità differita. Per chi usa le causali standard, utilizzare la 
        2506 'PAG. NOTA CRED IVA ES.DIFF.'  Gestione come rel. 8 : ATTENZIONE: con questa gestione, in caso di note di accredito in 
      diminuzione di fatture ad esegibilità differita, sono gestibili solo note 
      di accredito con aliquota/e IVA uguale/i a quella indicata nella fattura 
      originaria! La partita utilizzata per la registrazione di note di accredito con iva 
      ad esigibilità differita DEVE ESSERE SEMPRE DIVERSA da quella della 
      fattura a cui la nota di accredito si riferisce. Utilizzando dette causali il programma Liquidazione Iva dopo aver 
      conteggiato il totale dell'iva su tutte le fatture emesse nel periodo 
      (comprese quelle ad esigibilità differita) andrà a defalcare l'iva 
      relativa alle sole fatture emesse ad es. differita del periodo e ad 
      aggiungere l'iva relativa alle fatture incassate nel periodo (emesse nel 
      periodo stesso o in periodi di imposta precedenti). L'aggancio tra incasso 
      e fattura originaria avviene in virtù del numero partita. Gestione rel 9.0 e successive (non basata 
      sulle partite) Con questa gestione è possibile distinguere le note di accredito in due 
      tipologie : 
        nota di accredito autonoma, non riferita ad una fattura specifica 
        (sono sempre di questo tipo quelle emesse dopo che il cliente ha già 
        saldato la fattura emessa); debbono essere 'pagate' al cliente. 
        note di accredito a storno fattura ; possono essere di questo tipo 
        quelle emesse prima che il cliente abbia pagato la fattura a lui emessa 
         Il programma di liquidazione iva utilizza, infatti, un sistema diverso 
      per i due tipi di note di accredito.  La causale per la nota di accredito a storno fattura e la 1022 'NOTA 
      CRED IVA ES.DIFF.ST.FT' . Con questa metodologia di gestione, in gestione prima nota: 
        all'atto della registrazione dell'incasso relativo ad una fattura ad 
        esigibilità differita, in uscita dal campo contenente l'importo 
        incassato, verrà visualizzata una schermata contenente tutte le fatture 
        ancora aperte e con saldo maggiore o uguale all'importo incassato; 
        occorrerà obbligatoriamente selezionare una delle stesse, diversamente 
        non sarà possibile salvare la registrazione. In base alla sezione 
        DARE/AVERE dell'importo incassato verranno visualizzate le fatture 
        oppure le note di accredito aperte. Al salvataggio verranno memorizzati 
        sulla riga della registraione di P.Nota gli estremi della fattura 
        collegata all'incasso. 
        In fase di registrazione di una nota di accredito, se la causale 
        rimanda ad un esigibilità differita di IVA, si potrà o selezionare una 
        fattura ancora aperta (così come per gli incassi se la causale indica 
        che la nota di accredito è a storno fattura), oppure inserirla come se 
        fosse una fattura, ma non collegandola a nessun documento preesistente. 
        (Può essere il caso di note di accredito emesse su fatture totalmente 
        incassate in precedenza, e quindi con IVA interamente versata). Nel caso 
        di nota di accredito a storno fattura, il castelletto IVA dovrà 
        contenere gli stessi codici IVA della fattura, o al massimo dei codici 
        di esenzione; al momento non viene eseguito un controllo per verificare 
        se, a parità di codice IVA, l'imponibile della nota è superiore a quello 
        della fattura. 
        In fase di liquidazione IVA il programma provvederà in prima istanza 
        a determinare quali registrazioni devono andare a maturare IVA di 
        fatture e sospese, quindi, per ognuno dei movimenti appena trovati, 
        provvederà a determinare l'importo residuo da incassare della fattura 
        collegata (l'importo residuo sarà dato dal totale fattura meno le note 
        di accredito emesse fino al periodo da liquidare, meno gli incassi 
        eseguiti in precedenza). Ottenuto tale importo verranno inserite nella 
        tabella dei movimenti iva nuovi record con i dati relativi ai dati 
        presenti nel castelletto IVA della fattura originaria, ma con 
        imponibile/IVA proporzionalizzati in base all'incassato su residuo da 
        incassare. Ogni liquidazione IVA provvederà a ricalcolare i valori sopra 
        esposti a partire dall'ultima liquidazione eseguita in definitivo. 
       La modalità di calcolo dell'IVA da assegnare ad ogni incasso è la 
      seguente: INCASSATO / RESIDUO DA INCASSARE = X (valore numerico arrotondato al 
      sesto decimale) IVA DA VERSARE RESIDUA * X = IVA DA VERSARE  Il calcolo sopra esposto verrà eseguito per tutti i codici IVA presenti 
      nella fattura di riferimento. Attenzione: le note di accredito che si agganciano ad un fattura non 
      possono avere codici IVA diversi da quelli indicati nella fattura di 
      riferimento. Gli unici codici IVA alternativi ammessi sono quelli di 
      esenzione/non imponibilità (il caso di IVA non detraibile art. 26). N.B.: in questo tipo di gestione non sono ammessi codici IVA con % di 
      indeducibilità diversa da 0! Note tecniche/limitazioni operative: 
        cancellazione di una fattura: non posso farlo se è stata incassata 
        modifica di una fattura: se è stata incassata, il castelletto IVA 
        non può essere modificato 
        Cancellazione di una registrazione di incasso: è consentito. 
        Modifica di un incasso: se cambio l'importo debbo riselezionare la 
        fattura di riferimento 
        Creazione di nota di accred a storno fattura: non posso usare codici 
        IVA diversi da quelli della fattura, ad eccezione dei codici di 
        esenzione 
        Modifica registrazione relativa a nota accred a storno fattura: è 
        consentito 
        Cancellazione nota di accredito: è consentito 
        inserimento nota accred non a storno fattura: la inserisco come una, 
        come in business verione 8 
        modifica/cancellazione nota di accredito non a storno fattura: come 
        per fattura ad esigibilità differita.  Nelle stampe parametriche è a disposizione un report per visualizzare 
      fatture/incassi – note di accred collegate. N.B.: Non è possibile registrare (non è gestito!) fatture ad 
      esigibilità differita con data registrazione incasso/pagamento uguale alla 
      data di registrazione della fattura! Norme comuni ai due sistemi  Se si utilizza anche il modulo Vendite/Magazzino, occorre indicare il 
      codice della causale fattura con iva ad esig. differita nella tabella 
      Personalizzazione Vendite, ed utilizzare per tali fatture una numerazione 
      a parte (es. serie S o altro) che può essere ricollegata (nella tabella 
      delle numerazioni) al registro vendite principale oppure (preferibile, 
      solitamente) ad un secondo registro Vendite (anche qui : 'Vendite' , non 
      'Sospensione' !). Oltre che per le fatture di vendita, è possibile specularmente 
      utilizzare un meccanismo analogo per le fatture di acquisto e relativi 
      pagamenti (cioè detrarre l'iva al momento del pagamento della fattura di 
      acquisto relativa) (Iva a detraibilità differita) con due causali 'RIC. 
      FATT. CON IVA A DEDUC. DIFF.' (tipo movimento 'Fattura Iva esig.diff.') e 
      PAGATA FATT. IVA A DED. DIFF.' Con tipo Movimento 'Inc.Fatt.Iva es.diff' . 
      Analogamente viene scomputata in liquidazione iva l'iva su detti acquisti 
      e aggiunta l'iva su pagamenti di fatture di questo tipo effettuati nel 
      periodo (questo meccanismo può interessare le aziende-enti pubblici, che 
      possono detrarre l'iva solo dopo aver pagato le fatture dei fornitori , i 
      quali usufruiscono del beneficio della sopsensione dell'imposta, appunto 
      'esigibilità differita'). Un caso particolare da considerare è l'ipotesi in cui quando si inizia 
      ad utilizzare la procedura (es. al 1/1/2002) vi siano in sospeso alcune 
      fatture con iva ad esigibilità differita emesse nell'esercizio precedente 
      . In tal caso occorre : 
        inserire in Gestione P.Nota Iva la fattura (o le fatture) in 
        questione con data registrazione 2001 con l'apposita causale di cui 
        sopra 
        nella registrazione della apertura dei conti in data 1/1/02, aprire 
        la partita relativa alla fattura in questione non con la causale 
        'APERTURA CONTI' ma con la causale 'RIAPERTURA CONTI' (vedi l'argomento 
        relativo alle chiusure e riaperture dei conti) al fine di non 
        conteggiare nei partitari (a partite aperte e chiuse e a partite aperte) 
        del cliente due volte tale partita 
        in anagrafica azienda, indicare su Data ultima Reg. LG e Numero 
        Ultima reg. LG rispettivamente 31/12/01 e 9999 (al fine di escludere 
        dalla stampa del libro giornale le registrazioni del 2002) 
        In Dati generali Ultimi reg. Iva definitivi, indicare reg. Vendite 
        n. 1 data e numero ultima registrazione rispettivamente 31/12/01 e 9999 
        (al fine di escludere dalla stampa dei registri Iva vendite le 
        registrazioni 2001)  |