Durante l'esercizio, con una periodicità stabilita dall'utente (es.
mensilmente, trimestralmente, ecc.) è possibile :
- calcolare ammortamenti relativi al periodo, e (se prevista la
rilevazione/calcolo di plusminusvalenze al termine dell'esercizio) le
plus e minusvalenze relative alla cessioni/dismissioni effettuate fino
alla data di calcolo
- calcolare gli ammortamenti (e plus-minusvalenze) e generare le
relative registrazioni in p.nota integrativa (ai fini della redaizione
di bilanci e situazioni economico/patrimoniali infra-esercizio) (solo se
è presente il modulo 'Contabilità')
- calcolare per simulazione gli ammortamenti alla fine dell'esercizio
(e , sempre se ci sono i presupposti, plus e minusvalenze) generando
eventualmente movimenti provvisori nelle schede movimentazione cespiti,
ai fini della stampa di situazioni cespiti che tengano conto di dette
simulazioni, o anche della stampa registro cespiti in prova, che tenga
conto, sempre, di dette simulazioni.
A fine esercizio è possibile :
- calcolare per simulazione gli ammortamenti alla fine dell'esercizio
(e , sempre se ci sono i presupposti, plus e minusvalenze) generando
eventualmente movimenti provvisori nelle schede movimentazione cespiti,
ai fini della stampa di situazioni cespiti che tengano conto di dette
simulazioni.
- Effettuare le chiusure necessarie ai fini civilistici e fiscali
relativamente alla gestione dei cespiti
Le chiusure di fine esercizio prevedono una serie di elaborazioni e/o
operazioni obbligatorie, ed alcune opzionali.
Fondamentalmente si possono seguire due diversi iter , per le chiusure
di fine esercizio.
Il primo iter, il più semplice, è il seguente (si ipotizza in questo
caso la presenza del modulo Contabilità) :
- calcolo ammortamenti definitivo, di fine esercizio (con l'eventuale
, automatica rilevazione di plus e minusvalenze se l'utente opta per la
rilevazione delle stesse a fine esercizio) (per tutti i cespiti)
- contabilizzazione dei movimenti relativi agli ammortamenti calcolati
(e di eventuali plus e minusvalenze, se applicabili) (per tutti i
cespiti)
- Stampa registro cespiti in definitiva (per tutti i cespiti)
Ognuna delle 3 operazioni sopra indicate provvede ad aggiornare la
relativa data di aggiornamento nell'anagrafica della ditta (data ultimo
calcolo ammortamenti, data ultima contabilizzazione cespiti, data ultima
stampa reg. cespiti)
Il secondo iter, alternativo, è più complesso ed articolato, ma
consente una maggiore flessibilità operativa. Prevede :
- calcolo ammortamenti di fine esercizio (con l'eventuale , automatica
rilevazione di plus e minisvalenze) con generazione di movimenti
provvisori sulle schede di movimentazione dei cespiti, anche per gruppi
di cespiti o per singoli cespiti (cioè in più riprese, applicando anche
criteri diversi di ammortamento a secondo dei cespiti da elaborare)
- (opzionalmente) modifica manuale dei movimenti provvisori generati,
operando dal programma di manutenzione 'gestione anagrafica e
movimentazione cespiti'
- passaggio dei movimenti provvisori a movimenti definitivi (per tutti
i cespiti) (questa operazione provvede anche ad aggiornare la data
ultimo calcolo ammortamenti nella anagrafica della ditta)
- contabilizzazione dei movimenti relativi agli ammortamenti calcolati
ed eventualmente modificati (e di eventuali plus e minusvalenze, se
applicabili) (per tutti i cespiti)
- Stampa registro cespiti in definitiva (per tutti i cespiti)
In mancanza del modulo contablità, negli iter sopra descritti, si
omettono i passaggi relativi alla gestione contabile (es. l'elaborazione
'contabilizzazione cespiti').
Per il calcolo dell'eccedenza delle spese di manutenzione e riparazione
rispetto ai limiti fiscalmente deducibili (normalmente per le imprese, il
5%) occorre impostare correttamente tabelle ed archivi. In
particolare:
- impostare i campi della tabella personalizzazione cespiti la
'causale crezione cespite manut. E rip.', e 'contropartita cespite
manutenzione e riparazione',
- nei dati aggiuntivi cespiti dell'anagrafica ditta indicare
'gruppo/specie/punto cespite manut. E riparazione' e una o due
percentuali di limite deducibilità applicabili a quella ditta
(solitamente una, e col valore 5% )
- nei sottoconti del piano dei conti (o dei sottoconti ditta) indicare
per i sottoconti che rappresentano spese di esercizio di manutenzione e
riparazione cespiti (non le spese capitalizzate, e non i canoni di
manutenzione relative a cespiti, che vanno escluse dal contaggio)
indicare 'Incrementa' per il campo-combobox 'manutenione e riparazione'
, e indicare la % di limite deducibilità per manutenzione applicabile a
quel tipo di costo (nel ns. esempio : 5% )
- nella anagrafica dei singoli cespiti a cui spese di manutenzione e
riparazione possono riferirsi, indicare la % limite di deducibilità
applicabile (es. 5% ); se trattasi invece (o poi) di bene per il quale
si pagano canoni contrattuali di manutenzione , per evitare che il
relativo valore entri nella base di calcolo indicare questa condizione
spuntando l'apposito check box (in tal modo verrà escluso dalla base di
calcolo)
|