Tipi di ammortamento cespiti | |||
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Gli ammortamenti possono essere calcolati secondo criteri diversi, ma essi sono deducibili fiscalmente solo se rientrano nei limiti previsti dalla norme della legislazione fiscale. Una azienda può quindi decidere di eseguire ammortamenti seguendo strettamente i principi fiscali, oppure seguendo principi diversi : nel secondo caso avremo ammortamenti superiori o inferiori a quelli deducibili fiscalmente. può porsi perciò un problema di quote di ammortamenti (o parti di quote) deducibili e quote (o parti di quote) non deducibili (che debbono essere poi ripresi in sede di dichiarazione dei redditi come riprese fiscali). Per distinguere i due tipi di ammortamento parliamo di ammortamenti civilistici e ammortamenti fiscali. (gli ammortamenti civilistici sono quelli che, di norma, sono evidenziati poi nel bilancio d'esercizio dell'azienda, mentre gli ammortamenti fiscali sono quelli che seguono i criteri fiscali di ammortamento e che possono essere , nelle misure stabilite di deducibilità, detratti fiscalmente; naturalmente i due tipi di ammortamenti possono anche coincidere, e di fatto nella maggior parte dei casi si verifica proprio questo). La procedura prevede le seguenti possibilità operative (come 'tipi di ammortamento applicabili'), tenendo presente che le varie possibilità sono valide sia sotto il profilo Fiscale che Civilistico (gestiti in modo autonomo): ministeriale = si applicano sia a fini del bilancio che ai fini fiscali le % indicate nelle apposite tabelle ministeriali anticipato = si applicano le % indicate nelle apposite tabelle le percentuali aggiuntive previste e concesse quale 'ammortamento anticipato' ridotto = per ammortamento ridotto si intende una quota inferiore alla quota prevista dalle tabelle ministeriali; solitamente si tratta di quote non inferiore alla metà di quelle previste da tali tabelle (per esse la tabella prevede per gli automezzi il 25%, un ammortamento ridotto è un ammortamento compreso tra 12,5% e 24,99%), poiché dal punto di vista fiscale la differenza tra una quota inferiore al 50% dell'aliquota ministeriale e il 50% di detta aliquota è da considerarsi ammortamento 'perso', cioè non più deducibile fiscalmente, pertanto situazione da evitarsi dal punto di vista economico; tuttavia è gestita la possibilità di indicare una percentuale inferiore al 50% dell'aliquota ministeriale: il programma considererà la quota derivante come 'quota inferiore al minimo' e la differenza rispetto al suddetto 50% come 'ammortamento perso' (o anche ' ammortamento non deducibile al termine della procedura di ammortamento' , in quanto l'effetto fiscale di indeducibilità si manifesta solo nell'ultimo o negli ultimi periodi di ammortamento) accelerato = per amm. accelerato si intende una % di amm. superiore a quella prevista dalle tabelle ministeriali, però totalmente deducibili fiscalmente perché il maggior ammortamento è giustificato da un maggior uso (rispetto all'uso normale in quel settore di attività) dimostrabile Per es. se l'azienda lavora su tre turni giornalieri, perciò 24 ore 24 mentre nello stesso settore la normalità é di 8 ore al giorno, in tal caso gli ammortamenti possono essere pari a 3 volte quelli minist. simulato =si intende una percentuale indicata dall'ultente, in sostituzione dell'aliquota ministeriale a mannaia = si applica una aliquota pari al valore residuo percentuale del cespite; in caso di dismissione o distruzione del bene è un modo per far gravare il costo residuo (costo storico – fondi ammortamento sinora calcolati/accumulati) nell'esercizio della dismissione o distruzione (o , per i beni immateriali, nell'esercizio in cui risulta accertata la non più utilità economica del bene immateriale stesso) spesabile = Per i beni di valore inferiore al milione delle vecchie lire, indica la volontà di scaricare il costo intero del bene nel primo esercizio (cioè con una aliquota di ammortamento di fatto pari al 100%) La procedura permette la gestione distinta tra Fiscale e Civilistico, per cui è possibile In fase di calcolo ammortamenti, combinare anche diversi criteri di valutazione (ex: ammortamento Civilistico = ridotto e ammortamento Fiscale = ministeriale). Per ogni cespite viene perciò richiesto il tipo di ammortamento che si intende applicare, sia sotto l'aspetto fiscale che civilistico, e per ogni cespite vengono richieste 5 diverse percentuali di ammortamento che fanno riferimento ai vari modi di procedere agli ammortamenti :
Viene inoltre richiesto (anche qui sotto l'aspetto civilistico e fiscale) se il cespite è 'spesabile', cioè deve essere considerato costo nel primo esercizio di utilizzazione. L'unica percentuale obbligatoria è quella ministeriale; le altre possono essere omesse, tranne quelle che si ha intenzione di utilizzare (per. es. se si ha intenzione di procedere con l'ammort. anticipato, è necessario indicare anche la % di ammortam. anticipato). L'ammortamento fiscale può differenziarsi dall'amm. civilistico oltre che per la % applicata anche per la % di deducibilità del bene ai fini delle imposte sui redditi, basate su considerazioni di tipo 'promiscuità d'uso', nel senso di beni utilizzati parte per scopi aziendali e parte per scopi personali/privati dell'imprenditore-professionista. Per esempio, i telefoni cellulari sono deducibili come costo solo per il 50% del loro valore (promiscui al 50% per legge), e perciò anche gli ammortamenti su tali beni sono fiscalmente deducibili solo per il 50% : questa condizione è segnalata sull'anagrafica di ciascun cespite indicando una % di indeducibilità uso promiscuo. Altro esempio : le imbarcazioni o gli aeromobili non sono affatto deducibili e quindi, pur essendo cespiti e pur dovendo essere ammortizzate dal punto di vista civilistico, avranno una % di indeducibilità fiscale pari a 100 (=totalmente indeducibile).Per quanto riguarda le autovetture (ed altre categorie di beni), il fisco ha limitato la possibilità di ammortamento ponendo un limite massimo sul valore del bene (35.000.000 di vecchie lire), oltre il quale la quota di ammortamento diventa indeducibile. A tal scopo si indicherà sul cespite il codice 'Limiti uso promiscuo' della relativa tabella. Questi aspetti si riflettono anche sulla rilevazione e trattamento di plus e minusvalenze, dando origine, in virtù delle quote di costo indeducibili (quindi ad un valore fiscalmente riconosciuto diverso dal valore effettivo di un cespite), a plusvalenze tassabili e non tassabili, e a minusvalenze deducibili e indeducibili fiscalmente parlando. Per poter tracciare delle informazioni su ogni singolo cespite, sotto il profilo fiscale, la procedura gestisce per ogni cespite i seguenti valori (che possono essere modificati con movimenti ed apposite causali di movimentazione) :
Sotto gli aspetti civilistici sono definiti invece i seguenti valori:
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